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Green Pass: Le nuove regole per i concerti

Dal 6 agosto green pass obbligatorio e nuove regole per i concerti e gli spettacoli culturali

Nelle misure anti-Covid del nuovo decreto legge oltre l’obbligo del Green Pass dal 6 agosto cambiano le regole per i concerti. Ecco cosa si potrà e non si potrà fare.

Nuove regole per i concerti: Green Pass obbligatorio

Il nuovo decreto legge varato il  22 luglio prevede anche un cambiamento sostanziale nelle regole per i concerti.  Il Consiglio dei Ministri, su proposta del premier Mario Draghi e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha deliberato la proroga fino al 31 dicembre 2021 dello stato di emergenza nazionale.  Sono state decise quindi, le modalità di utilizzo del Green Pass e nuovi criteri per la “colorazione” delle Regioni. Dal 6 agosto per accedere agli spettacoli culturali,  sia in zona bianca che in zona gialla, sarà necessario possedere il cosiddetto Green Pass. La certificazione verde attesta che il soggetto:

  • Ha ricevuto almeno una dose di vaccino
  • E’ guarito nei precedenti sei mesi
  • Si è sottoposto ad un tampone molecolare o antigenico rapido con risultato negativo nelle precedenti 48 ore.

Sia in zona bianca che in zona gialla gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, possono essere svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati. Condizione necessaria è che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. Questo vale sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personaleL’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19

regole concerti green pass

Ecco cosa cambia per gli spettacoli culturali ed i concerti: le nuove regole con il green pass

In zona bianca per quanto riguarda i luoghi all’aperto la capienza non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata.  Invece, per i luoghi al chiuso non deve superare il 25%. Il decreto però. non impone una riduzione delle capienze quando ci sono meno di:

  • 5000 spettatori per i luoghi all’aperto
  • 2500 spettatori per i luoghi al chiuso

La questione sembra controversa, e ben poco efficiente rispetto alla sicurezza. Uno spazio all’aperto da 20 mila persone per esempio, ne potrà ospitarne 10 mila. Uno spazio, sempre all’aperto, ma con capienza  pari o inferiore a 5000 persone ne potrà ospitare 5000, ovvero il 100%. E’ evidente, come con un tale numero di persone assicurare il distanziamento rimane improbabile, se non infattibile. Tanto meno per i locali al chiuso che potendo accogliere fino a 2500 persone, avranno serie difficoltà a gestire il corretto distanziamento.

Per quanto concerne la zona gialla invece, la capienza consentita non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a:

  • 2500 spettatori per gli spettacoli all’aperto
  • 1000 per gli spettacoli in luoghi chiusi per ogni singola sala

La questione delle discoteche

Anche se il CTS aveva approvato un protocollo per la riapertura al 50% con Green Pass, il Consiglio dei ministri ha decretato la sospensione delle attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati. con l’istituzione di un fondo ristori. Una critica comune nel settore – forse quello che risente maggiormente le conseguenze della pandemia – è che con queste nuove normative si sta incentivando l’abusivismo.  In effetti, non si può omettere il fatto che in questi ultimi mesi ormai, con l’impossibilità di recarsi nelle discoteche, si balli un po’ ovunque, tranne che nel luogo deputato. Ma verrebbero davvero rispettate le normative sulla pista da ballo, considerando che adesso chi le dovrebbe rispettare permette ingenti trasgressioni?

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