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La Guerra tra Israele e Hamas: lo scontro è acceso

Attacco Hamas a Israele: gli ostaggi sono prigionieri di guerra

Sabato 7 ottobre, sono giunte le prime notizie a proposito dell’attacco di Hamas contro Israele, che sarebbe soprannominato “Operazione Tempesta“. La guerra è arrivata nelle strade e sarebbe la prima ad arrivare nel cuore del territorio dal 1948, anno della prima guerra dalla fondazione di Israele.

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Foto dagli scontri

L’Operazione Tempesta ha portato l’organizzazione palestinese a penetrare all’interno di Israele, prendendo con sé almeno 100 ostaggi. L’obiettivo di tutto ciò sarebbe la volontà di Hamas si bloccare le intese tra Israele, Arabia Saudita e Anp.

La risposta israeliana è stata l’Operazione Spade di Ferro, che ha raso al suolo diversi edifici nella Striscia di Gaza. Il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, su X (ex Twitter) ha dichiarato:

(Traduzione: Stiamo intraprendendo una guerra lunga e difficile. La guerra ci è stata imposta da un attacco omicida di Hamas. […] Allo stesso tempo abbiamo avviato lo schieramento offensivo che continuerà senza riserve e senza tregua fino al raggiungimento degli obiettivi. Ripristineremo la sicurezza per i cittadini di Israele e vinceremo).

La risposta di Netanyahu

Israele ha portato avanti l’offensiva, attaccando le moschee lungo la Striscia di Gaza, sostenendo che Hamas abbia usato i siti religiosi per scopi militari. Quindi, l’attacco rientrerebbe tra le offensive contro strutture militari.

Lo Stato di David sembrerebbe aver ripreso il controllo sugli insediamenti a Sud, salvando anche una coppia finita ostaggio a Ofakim. Gli insediamenti liberati sarebbero Sofa, Kerem Shalom, Nirim, Naziv Hatara, Nir Oz, Hulit, Nir Am, Nir Yitzhak, Beer Sheva, Sde Yemen, Magen e Urim.

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Il primo ministro Benjamin Netanyahu

Il Ministro della Difesa israeliano, Yoav Galant, ha dichiarato di aver esteso lo Stato di emergenza a tutto lo Stato. Mentre Netanyahu ha asserito che l’IDF (Israel Defence Forces) ha ripulito le aree popolate dai terroristi.

Ismail Haniyeh, tra i leader di Hamas, ha annunciato che l’attacco si estenderà anche alla Cisgiordania e a Gerusalemme, con il sostegno dell’Iran.

Gli scontri continuano in varie zone del confine tra la Striscia di Gaza e Israele, mentre Hamas ha aumentato il numero di ostaggi. Il governo di Netanyahu ha come obiettivo principale quello di evacuare i residenti civili che vivono al confine con Gaza entro le prossime 24 ore.

Il Marocco, intanto, ha invocato la riunione dei Ministri degli Esteri della Lega Araba, in modo da creare una linea comune da seguire  per porre una fine a un conflitto che è giunto a una spaventosa escalation negli ultimi giorni.

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Foto dalla guerra

Il governo israeliano ha, inoltre, votato la messa in stato di guerra del Paese, dichiarando che si possono intraprendere attività militari significative. Nel frattempo, l’aviazione israeliana sta portando avanti un massiccio attacco sulla Striscia.

Al momento, sarebbero ancora 130 gli israeliani tenuti in ostaggio da Hamas. Galant, Ministro della Difesa, ha dichiarato al Times di Israele che le regole della guerra sono cambiate e la Striscia di Gaza pagherà un prezzo molto alto.

Secondo i dati dei vari ministeri della Sanità, i morti palestinesi si aggirerebbero intorno ai 413, di cui 78 bambini. Mentre le vittime israeliane sarebbero sui 700.

L’Italia nel conflitto Israele – Hamas

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Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani

Il Ministro degli Affari Esteri italiano, Antonio Tajani, è intervenuto condannando l’attacco palestinese e schierando l’Italia con Israele, così come la premier Meloni. Inoltre, Tajani ha chiesto ad Hamas di liberare gli ostaggi civili.

Il Ministro sta anche dialogando con Stati Uniti, Francia, Germania, Gran Bretagna, Egitto e Giordania affinché si eviti un’ulteriore escalation del conflitto.

Conclusioni, gli scontri tra Israele e Hamas continuano

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