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HOMI ASIA DESIGN: UN PONTE CON IL DESIGN ASIATICO

Homi Asia Design: come portare a Milano, cuore del design italiano, il meglio del design asiatico per creare nuove opportunità

Mam-e si occupa di design e ha voluto esplorare i cambiamenti in atto nel design del continente asiatico che sarà presente con Homi Asia Design dal 15 al 18 Settembre 2017 alla rassegna HOMI di Fiera Milano.

Abbiamo intervistato l’Architetto Annamaria Salinari presidente e fondatrice di Oriental Design Week associazione che ha dato vita a Homi Asia Design.

Domanda: Come è nata questa iniziativa che porta a Milano il design Asiatico?

Risposta: Homi Asia Design nasce nel 2016 quando Homi Fiera Milano ha contattato la nostra associazione, fondatrice del fuorisalone Sarpi Bridge Oriental Design Week evento di Milano Design Week, pe: r invitarci a dar vita ad una partnership per creare e curare un area del design asiatico in HOMI.

Per la nostra associazione significa un passo in avanti verso il nostro obiettivo: creare un “bridge” tra Oriente e Occidente, opportunità culturali ed economiche attraverso il design che incentivino nuovi brand e progetti.  Non una scelta casuale, quella di Fiera Milano, dal momento che siamo l’unica Oriental Design Week d’Italia ed Europa e membro del Comitato dei Fuorisaloni di Milano con una conoscenza approfondita del Design Asiatico.

D: Cosa vedremo in questo contenitore dentro HOMI? Chi sono i partecipanti asiatici?

R: L’idea, fin dalla nascita nel 2016, è quella di uno spazio non solo commerciale ma anche culturale per far comprendere l’evoluzione del Design Asiatico.

Un’area che metta in esposizione brand di design asiatico, studi e designer, scuole ed associazioni. Nella quale ospitare conferenze e progetti, per consentire l’avviamento di relazioni con l’Asia utili a creare lavoro anche per i nostri giovani designer e per le nostre aziende.

La prima assoluta fu nel Settembre 2016 e praticamente presentammo il progetto e le sue potenzialità. A Gennaio 2017 ci siamo riproposti con aziende e designer ed è stato un successo per contenuti e qualità delle proposte.

Le dico solo alcuni dei partecipanti della edizione di Gennaio 2017:  ZSMART DESIGN e STUDIO KDSZ dalla Cina, META DESIGN da Taiwan, STUDIO AKKA e DESIGN METHODS dalla Korea, YU HIROAKA DESIGN e TOMO KIMURA dal Giappone, ANKUSH DESIGN GALLERY, BOMBAY ATELIER e SARTHAK SAHIL DESIGN Co. dall’India, ALESSIO LU, ISATO PRUGGER, WEIBIN DING e lo studio italo-koreano JIHYUN DAVID.

Per Settembre siamo al lavoro per la conferma dei partecipanti ma ci saranno molti brand emergenti in Asia che offrono possibilità e cercano nostri giovani designer.

D: Ci sono già protagonisti emergenti del Design asiatico che si stanno affermando in Europa?

R: Certo, parecchi. Alcuni con un proprio brand, altri attivi nella progettazione per brand occidentali.

Il mio invito al mondo del design italiano è quello di non sottovalutare il design asiatico, nè per creatività, nè per tecnologia, nè per qualità e risorse economiche a disposizione. I giovani asiatici alternano studi presso facoltà locali a corsi in prestigiosi istituti europei. Sono disponibili a stage ovunque e molti hanno disponibilità economiche che consentono loro lunghi stage all’estero.

Molto del nostro design, ammirato e celebrato, è un icona. Per lo più pezzi creati dai nostri grandi designer degli anni 60/70 e qualcosa negli anni 80. Oggi, rispetto agli anni gloriosi, produciamo molto meno. Abbiamo certamente giovani e validi designer ma difficilmente hanno la possibilità di essere considerati dal nostro sistema produttivo.

D: Se dovesse dire ad un italiano appassionato di design quali produzioni, elementi o materiali andare a scoprire nel design asiatico Lei cosa segnalerebbe?

R: Gli direi di andare in Vietnam. L’artigianato è ai massimi livelli e con i materiali più disparati. Inoltte è un paese relativamente “vergine” destinato a produrre un design di alta qualità. Bene arrivarci in anticipo.

D: Secondo Lei gli italiani sono pronti a recepire un design nato in Asia?

R: Certo che sì, chi si interessa al design recepisce anche quello che arriva dall’Asia. Chi ha cultura sa che esiste design realizzato con ottimi materiali e di qualità e design scadente anche se realizzato in Italia! Il brand famoso non sempre è garanzia della qualità dei materiali.

D: Che evoluzione prevede per Homi Asia Design?

R: Aumenteranno i partecipanti e dalla prossima edizione introdurremo il premio HADA (Homi Asia Design Award) per i prodotti di coloro che saranno selezionati per essere esposti in Homi Asia Design. HADA è un premio tutto italiano che certificherà l’eccellenza nel design asiatico per promuovere e supportare un brand di design o un designer asiatico sul mercato italiano ed europeo. il nostro sogno nel cassetto è quello di diventare in futuro il “Salone del Mobile Orientale”, un presidio per i paesi asiatici che intendono diventare una delle forze trainanti del design internazionale.

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