Fiori del male
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I Fiori del Male di Baudelaire164 anni dalla pubblicazione

I Fiori del male di Baudelaire: a 164 anni dalla pubblicazione: la via verso la poesia moderna, temi, sezioni-Celebrando Les Fleurs du Mal il 25 giugno 2021

Venerdì 25 giugno 2021 ricorre il 164° anniversario della pubblicazione dei Fiori del Male di Charles Baudelaire, l’opera poetica principale della produzione letteraria del grande poeta francese. Di cosa parlano I Fiori del Male? Ecco la travagliata storia di questa celeberrima raccolta poetica: Les Fleurs du Mal.

I Fiori del Male: la raccolta poetica incriminata che aprì la strada della poesia moderna

Qui trovi alcune delle citazioni più significative: I FIORI DEL MALE – LE CITAZIONI PIÙ BELLE

I Fiori del Male, dedicati a Théophile Gautier, escono il 25 giugno del 1857, pubblicati dall’editore Poulet-Malassis. Ma la raccolta suscita subito non poche critiche. Da una parte, il tribunale accusa l’opera di Baudelaire per oltraggio alla morale pubblica e dall’altra parte muove un’accusa per offesa alla morale religiosa. Il secondo capo d’accusa verrà rifiutato, ma sei poesie verranno censurate e fatte rimuovere dalla raccolta. Inoltre, Baudelaire sarà costretto a pagare un’ammenda. Le poesie rimosse sono:

  • Lesbos
  • Femmes damnées
  • Le Léthé
  • À celle qui est trop gaie
  • Les Bijoux
  • Les Métamorphoses du vampire
Fiori del male
Un’opera di street art a Vitry sur Seine celebra Charles Baudelaire

Il 1857 è una data molto importante nel panorama letterario francese. In effetti, in quello stesso anno, anche Gustave Flaubert pubblica un’opera destinata ad un processo: Madame Bovary. I Fiori del Male verranno pubblicati nella loro seconda edizione nel 1861 e una versione postuma uscirà nel 1868.

Baudelaire, poeta di Parigi, amico di Flaubert ed estimatore di Eugène Delacroix si configura come l’apri-fila della poesia moderna. Sarà tra i “mentori” di Gustave Courbet e avrà un’influenza anche sulla corrente dell’Astrattismo.

Les Fleurs du Mal: i temi e le sezioni

Le poesie dei Fiori del Male sono suddivise in sei sezioni:

    • Spleen et Idéal
    • Tableaux Parisiens
    • Le vin
    • Les Fleurs du mal
    • Révolte
    • La mort

Il “poeta maledetto” per eccellenza inaugura la poesia moderna con una racconta poetica senza precedenti. I temi inclusi nei Fiori del Male e ritenuti “scabrosi” sono, in realtà, il grido di un poeta che invoca una realtà diversa, una via alternativa al male che affligge l’uomo: lo Spleen. La sola alternativa allo Spleen è l’Idéal, il paradiso: un Eldorado fatto di bellezza artificiale, di arte e privo di tutto ciò che rimanda alla natura spleenetica della realtà.

Anche il titolo (I Fiori del Male) ha questa doppia valenza nell’originale francese (Les Fleurs du Mal). Da una parte, fa riferimento al bello che c’è nel male, ma sarebbe troppo poco: dall’altra parte, fa appello alla capacità propria del poeta di “estrarre” il bello da tutto ciò che è male. Da qui, il valore del “simbolo” come rimando ad altro e la pregnanza di Baudelaire all’interno del Simbolismo (consulta la voce dedicata nel dizionario dello Spettacolo di MAM-e.it: SIMBOLISMO).

Il 164esimo anniversario dalla pubblicazione

In occasione dei 164 anni dalla pubblicazione dei Fiori del Male, noi ricordiamo l’opera del grande poeta francese con una citazione tratta dalla poesia dei Fiori del Male intitolata Hymne à la Beauté (Inno alla Bellezza, contenuta nella sezione Spleen et Idéal delle Fleurs du Mal).

De Satan ou de Dieu, qu’importe? Ange ou Sirène,
Qu’importe, si tu rends, – fée aux yeux de velours,
Rythme, parfum, lueur, ô mon unique reine!
L’univers moins hideux et les instants moins lourds?

Da Satana o da Dio, cosa importa? Angelo o Sirena,
Cosa importa, se tu rendi – fata dagli occhi di velluto,
Ritmo, profumo, luce. mia unica regna!
L’universo meno odioso e i minuti meno pesanti?

(Charles Baudelaire, I Fiori del Male)

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