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Il dl "Art-Bonus" del Ministro Franceschini rilancia beni culturali e turismo

Liberalità e mecenatismo al centro della nuova manovra governativa

Il decreto cultura del Ministro Franceschini, approvato ieri, introduce importanti modifiche nella gestione dei Beni Culturali.
Il punto più importante riguarda l’”artbonus”: i privati che investono nel patrimonio storico o culturale potranno detrarre in tre anni il 65% dell’importo. Al contempo i riceventi dovranno rendere pubblica la destinazione della donazione.

La Reggia di Caserta e Pompei avranno dei commissari che si occuperanno, nel primo caso di gestire gli spazi (ad oggi solo il 20% è destinato a museo), nel secondo di assumere 20 progettisti e velocizzare le procedure esecutive degli investimenti.

Il potenziamento del Paese passa anche dal turismo, e in questo caso è prevista la riorganizzazione dell’Enit, puntando sulla digitalizzazione e sulla promozione, finalizzate ad attrarre turisti e investitori. 30% del credito di imposta per gli alberghi fino a tre stelle che ristrutturano e digitalizzano l’impresa.

Infine maggiore autonomia per le imprese lirico-sinfoniche e agevolazioni fiscali per il settore cinematografico. 

 

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