biennale arte di venezia Il latte dei sogni
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“Il latte dei sogni” è il titolo della Biennale d’arte di Venezia 2022

“Il latte dei sogni”: ecco il titolo e i temi della 59esima Biennale d’arte di Venezia

Lo hanno annunciato ieri la curatrice Cecilia Alemani e il direttore Roberto Cicutto: il titolo della Biennale d’arte di Venezia 2022 sarà “Il latte dei sogni”.

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Il direttore della Biennale Roberto Cicutto e la curatrice della Biennale d’arte di Venezia Cecilia Alemani

La Biennale d’arte di Venezia 2022 sarà intitolata ad un libro surrealista

Fulcro della 59° Biennale d’arte di Venezia sarà il potere dell’immaginazione che trasforma gli individui e la società.

Come ha spiegato Cecilia Alemani, la mostra prende il nome da un libro di Leonora Carrington, scrittrice e artista britannica scomparsa nel 2011, vicina al movimento surrealista e compagna di Max Ernst.  Il testo, scritto negli anni ’50, racconta di un mondo immaginario fatto di infinite possibilità, ma che allo stesso tempo impone pesanti restrizioni all’identità. «L’artista surrealista descrive un mondo magico nel quale la vita è costantemente reinventata attraverso il prisma dell’immaginazione e nel quale è concesso cambiare, trasformarsi, diventare altri da sé», ha commentato Alemani.

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Leonora Carrington (1917-2011), The Meal of Lord Candlestick, 1938, ©Photos stéphane Briolant Paris

L’evento, che si svolgerà dal 23 aprile al 27 novembre 2022, si propone quindi come un viaggio attraverso «le metamorfosi dei corpi e delle definizioni dell’umano». Lo stile onirico delle storie di Carrington viene ripreso per provare a rispondere a questioni “che hanno dominato le scienze, le arti e i miti del nostro tempo. La Biennale d’arte di Venezia si chiede: Come sta cambiando la definizione di umano? Come si definisce la vita e quali sono le differenze che separano l’animale, il vegetale, l’umano e il non-umano? Quali sono le nostre responsabilità nei confronti dei nostri simili, di altre forme di vita e del pianeta che abitiamo? E come sarebbe la vita senza di noi?”.

Basandoci su queste premesse, la prima Biennale di Venezia di Cecilia Alemani (l’anno scorso al Padiglione Italia) si preannuncia come un’esperienza “magica” ispirata al Surrealismo. Per rimanere aggiornati continuate a seguirci su MAM-e.it.

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