Arte

IL PARCO GIOCHI DI CARSTEN HÖLLER

Così gli spettatori potranno scegliere se entrare in tunnel bui e labirinti di accecanti luci intermittenti. Se mettere la testa dentro un acquario o azionare una macchina che fa volare funghi velenosi. Potranno decidere se girare appesi ad una specie di parapendio o sedersi su una giostra e vedere il mondo capovolto attraverso speciali occhiali. Addirittura scegliere se passare la notte a dormire dentro i due letti a disposizione. Non ci troviamo nel nuovo parco firmato Walt Disney siamo all’interno dell’Hangar Bicocca dove va in scena Doubt a cura di Vicente Todolí, la mostra firmata Carsten Höller.

Artista tedesco, tra i più conosciuti a livello internazionale che fin dagli anni ’90 cominciò a creare opere che prevedono la partecipazione del pubblico. Approfondita la sua riflessione sulla natura umana, la sua ricerca prevede un’indagine sui nuovi modi di abitare e del vivere. Le sue opere suscitano emozioni, ma soprattutto dubbi sull’interpretazione del reale. Succede gia con Y (2003), l’istallazione che apre la mostra. Forte il richiamo all’estetica dei pachi divertimento, una spirale luminosa a luci a intermittenza invita lo spettatore a entrare nel corridoio, davanti a una biforcazione dovrà decidere quale strada prendere per proseguire nel percorso espositivo per scoprire le altre diciannove opere in mostra.

Tutte giocose e sperimentali, richiedono la partecipazione del pubblico. Fondamentale per rendere compiute quelle opere che senza la presenza umana apparirebbero incompiute. Non avrebbero luogo di essere esposte in uno spazio espositivo, hanno il compito di intrattenere, divertire  e sorprendere le vite degli altri.

 

 

Carsten Höller. Doubt
Fino al 31 luglio
Hangar Bicocca

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