Arte

IL RINASCIMENTO ELETTRONICO DI BILL VIOLA A PALAZZO STROZZI

Bill Viola a Firenze tra antico e contemporaneo in un’imperdibile retrospettiva

Dal 10 marzo al 23 luglio 2017 la Fondazione Palazzo Strozzi presenta al pubblico Bill Viola. Rinascimento elettronico, una grande mostra, curata dal direttore Arturo Galansino Kira Perov, che celebra il maestro indiscusso della videoarte contemporanea.

In un percorso espositivo unitario tra Piano Nobile e Strozzina la mostra ripercorre – attraverso straordinarie esperienze di immersione tra spazio, immagine e suono – la carriera di questo artista, dalle prime sperimentazioni degli anni Settanta fino alle grandi installazioni successive al Duemila.

Esplorando spiritualità, esperienza e percezione Viola indaga l’umanità: persone, corpi, volti sono i protagonisti delle sue opere, caratterizzate da uno stile poetico e fortemente simbolico in cui l’uomo è chiamato a interagire con forze ed energie della natura come l’acqua e il fuoco, la luce e il buio, il ciclo della vita e quello della rinascita.

Nella cornice rinascimentale di Palazzo Strozzi si crea soprattutto uno straordinario dialogo tra antico e contemporaneo attraverso un inedito confronto diretto delle opere di Viola con quei capolavori di grandi maestri del passato che sono stati per lui fonte di ispirazione e ne hanno segnato l’evoluzione del linguaggio.

Si celebra così la speciale relazione tra Bill Viola e Firenze. È qui infatti che l’artista ha iniziato la sua carriera nel campo della videoarte quando, tra il 1974 e il ’76, è stato direttore tecnico di art/tapes/22, centro di produzione e documentazione del video.

Il rapporto di Viola con la storia e l’arte viene inoltre esaltato attraverso importanti collaborazioni con musei e istituzioni quali il Grande Museo del Duomo, le Gallerie degli Uffizi e il Museo di Santa Maria Novella a Firenze, ma anche con le città di Empoli e Arezzo.

Sulla scia di Ai Weiwei, anche quella su Bill Viola sarà una mostra “over size“, come la definisce lo stesso Galansino pronta a occupare la totalità degli spazi dell’edificio rinascimentale, abbattendo la tradizionale quanto usurata barriera fra arte contemporanea e storicizzata «anche se questa volta – spiega il direttore – avendo a che fare con un artista che non realizza installazioni scultoree, la facciata e il cortile non saranno coinvolti».

Per info su come arrivare, biglietteria e orario clicca qui.

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