Robin Hood Ridley Scott
Spettacolo,  Cinema

Il Robin Hood di Ridley Scott

Arriverà nei cinema a maggio 2010 la nuova versione dell’eroe con arco e frecce: il Robin Hood di Ridley Scott.

Robin Hood di Ridley Scott. Doveva intitolarsi Nottingham ma alla fine si chiamerà classicamente Robin Hood. Doveva riscrivere la storia “del ladro che ruba ai ricchi per dare ai poveri” concentrandosi sul personaggio dello Sceriffo di Nottigham, e invece Ridely Scott non ha osato rischiare preferendo una storia più vicina all’originale.

Insomma, il nuovo Robin Hood prometteva grandi cose ma, forse, i fan dovranno accontentarsi. Non certo di cast guidato da un Russell Crowe con lo sguardo (e il taglio di capelli) da Gladiatore e da una sempre brava Cate Blanchett (cha ha sostituito in extremis Sienna Miller), ma probabilmente dovranno accontentarsi di una storia che ha preso troppe volte troppe direzioni, forse perdendo la bussola.

Nottingham

Quando, infatti, nel 2007 molti studi cinematografici si dettero battaglia per acquisire i diritti del copione di Nottingham scritto da Ethan Reiff e Cyrus Voris (alla fine andati alla Universal per una cifra a sette zeri), sembrava che la storia contesa fosse geniale: ribaltare i ruoli tradizionali con uno Sceriffo di Nottingham molto più intrigante e un Robin Hood anti-eroe, protagonista di un triangolo amoroso con Lady Marion, sembrava funzionare, almeno sulla carta.

Il nuovo copione per il Robin Hood di Ridley Scott

Il meno entusiasta fu proprio Ridley Scott che voleva dare risalto al personaggio dello Sceriffo di Nottingham senza trasformarlo in un investigatore in stile CSI. Nel giugno del 2007 il copione fu riscritto totalmente da Brian Helgeland seguendo le indicazioni di Scott: il regista di Alien voleva fare dello Sceriffo di Nottingham l’ex braccio destro di Riccardo Cuor di Leone che, al suo ritorno in Inghilterra dopo l’assassinio del Re, entra tra i fedeli al Principe Giovanni. L’uomo si trovava così schiacciato tra la fedeltà al suo signore e la solidarietà a un popolo vessato dalle tasse da una parte e dalla povertà dall’altra.

Il copione però non funzionava ancora per il regista: così nel luglio del 2008 fu ancora Brian Helgeland al fianco di Paul Webb a rimettere mano alla storia appiattendo le dinamiche dello Sceriffo per concentrarsi sulle gesta epiche di Robin Hood. Secondo quella sceneggiatura, il film avrebbe dovuto aprirsi con una sequenza in cui Robin assiste all’uccisione dello Sceriffo e ne assume l’identità. Pare però che anche questa trovata sia stata accantonata da Scott.

Alla fine la pellicola è stata realizzata tra marzo e luglio 2009 nelle foreste intorno a Londra. L’ultima perplessità dei fan resta una dichiarazione di Scott: secondo il regista, infatti, la migliore versione per il cinema non è quella del 1991 di Kevin Reynolds con protagonista Kevin Costner, bensì quella diretta da Mel Brooks, Un uomo in calzamaglia… speriamo non ci scappi troppo da ridere.

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