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Jesus, dai Jeans al total look

Chi appartiene alla generazione dei “fourty-something” se la ricorda, eccome, la pubblicità dei jeans Jesus. Quel “Chi mi ama mi segua” stampato su un notevole fondoschiena femminile, inguainato in un ammiccante paio di minishort, eternato da un Oliviero Toscani giovanissimo ma già in vena di intelligenti provocazioni, fa parte dell’immaginario collettivo e lì rimarrà a lungo. Anche perché il marchio – passato attraverso varie vicissitudini – è ora tornato in vita sotto le insegne della galassia BasicNet di Marco Boglione, l’imprenditore torinese che controlla marchi prestigiosi del tempo libero come K-Way, Superga, Robe di Kappa e Sabelt, di cui è recente (risale all’ottobre scorso) l’acquisizione della metà del capitale sociale e della licenza mondiale esclusiva.

Presente in questi giorni alla kermesse maschile del Pitti salone, Jesus Jeans ha debuttato ufficialmente con la nuova collezione, coordinata dal global brand manager Denise Picca. Ambiziosi gli obiettivi per il prossimo anno, con l’ampliamento dei modelli, l’estensione del range distributivo (già oggi presente in 270 punti vendita multibrand) e qualche “chicca”, come una mini-collezione premium denominata White che vedrà la luce in tempo per la prossima primavera-estate, composta da soli cinque pezzi per lui e per lei (fra i quali anche una salopette) in abbacinante bianco totale.

Guardando oltre i prossimi dodici mesi, l’orizzonte Jesus si allargherà ulteriormente, fino a comprendere, assieme ai pantaloni, altri capi di abbigliamento e accessori. Il traguardo? Un total-look divino. Da Jesus.

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