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Spettacolo,  Cinema

JUDE LAW: UN NUOVO RUOLO DI POTENTE E SPIETATO IN ‘KING ARTHUR’

Dopo il Papa ambiguo e sofisticato di Sorrentino Jude Law nel nuovo film di Guy Ritchie, interpreta il ruolo del re malvagio Voltigern, acerrimo avversario di Re Artù

Un Attila autoctono, un feroce assassino, un crudele despota: questo (s’immagina) sia stato Vortigern, personaggio realmente esistito, tradotto e romanzescamente rivisitato nel nuovo film di Guy Ritchie, King Arthur-Legend of the Sword‘, regista solitamente abituato ad atmosfere meno epiche e più metropolitane, un autore da gustare in orario-aperitivo, insomma. Il Vortigern di Ritchie è immaginato come avversario di Artù (l’attore Charlie Hunnam), usurpatore del suo regno e assassino dei suoi genitori: un ritratto shakespeariano, qui proposto nei tratti e nella fredda fermezza del viso di  Jude Law. Vortigern è un personaggio già apparso nella saga fantastica di Artù nelle sue riproposizioni per cinema e tv: nella miniserie Merlin’ di fine anni ’90, interpretato dal viso rettile e orgoglioso e di Rutger Hauer, nel film The Last Legion(2007), tratto dal romanzo di Valerio Massimo Manfredi e ancora più recentemente nella serie della ABC Once upon a time’.

Il trailer del film di Ritchie:

Jude Law torna così a vestire i panni di un cinico e intelligente uomo di potere, dopo il pontefice Belardo di The Young Pope: quella dell’attore è una carriera che sta svoltando verso questi ruoli ‘decadenti’: l’età avanza e i ruoli da bello e ingannatore interpretati più volte nella prima parte della sua carriera (‘Il talento di Mr.Ripley; Wilde; Closer; Alfie) sono ormai destinati ad interpreti più giovani. Tornando al film di Ritchie: cosa ci si può aspettare da ‘Re Artù- Il potere della spada?’ Sicuramente un film testosteronico, con ampie vedute di corpi maschili nudi tesi a sforzi fisici encomiabili, senso dell’ironia, truffe e inganni. Poco da spartire con il clima incantato di un grande classico del cinema dedicato alla saga arturiana, e diretto da un suo compatriota, il regista John Boorman: parliamo di ‘Excalibur’, non semplicemente un film ‘cappa e spada’ esteticamente ben riuscito, come di solito lo si classifica, bensì una pellicola  capace di stare magicamente fuori dal tempo in cui è stata girata, e per questo rispettosa della più straordinaria leggenda e saga di potere ambientata in terra britannica.

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