LA BAMBINAIA FOTOGRAFA

Paragonata più volte a Emily Dickinson, la poetessa statunitense che ebbe fama solo dopo la sua morte, è Vivian Maier. La street photographer, sconosciuta fino a qualche anno fa e portata alla luce da John Maloof.  Un giornalista e scrittore americano che alla ricerca disperata di illustrazioni per un libro sulla città di Chicago, comprò a un’asta un’enorme cassa che si sapeva solo essere appartenuta a una donna appassionata di fotografia, ovvero Vivian.

Bambinaia per diverse famiglie americane benestanti aveva la mania di immortalare e documentare– prima con la sua Rolleiflex e in seguito con una Laica– qualsiasi momento per lei fosse importante. Come una mania quasi compulsiva legata all’accumulo e a una morbosa curiosità che la portarono fino alla sua morte a raccontare tutto ciò che vedeva.

Nonostante i negativi, i rullini e qualche film in super 8 o 16 millimetri che Maloof è riuscito a portare alla luce, della Maier  c’è ancora molto da scoprire. E per ora non resta che ammirare il lavoro di una delle street photographer più brave di sempre allo spazio Forma Meravigli di Milano.

Vivian Maier. Una fotografa ritrovata

Dal 19 novembre al 31 gennaio 2016

Forma Meravigli, Milano

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