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La couture di Valentino in mostra a Londra

La Somerset House dedica al maestro italiano una retrospettiva che ne ripercorre vita e carriera attraverso gli abiti. Dal 29 novembre al 3 marzo

Se c’è uno stilista che da quando si è “ritirato” ufficialmente dalle passerelle è, se possibile, ancora più sotto i riflettori – raccogliendo onorificenze e lavorando per il NYC Ballet – quello stilista è certo Valentino Garavani. Il couturier originario di Voghera non ha fatto in tempo a ritirare il titolo di Commendatore dell’ordine delle Arti e delle Lettere – consegnatogli dal ministro della Cultura francese non più di una settimana fa – che già si prepara ad essere celebrato da un’imminente mostra alla Somerset House di Londra. Inaugura infatti il prossimo 29 novembre Valentino: Master of Couture, retrospettiva che raccoglie che ripercorre la straordinaria carriera del sarto attraverso una collezione di oltre 130 abiti. 

Il visitatore è accompagnato alla scoperta di quel mondo fatto di eleganza e romanticismo, di cui da sempre la casa di moda è sinonimo, attraverso un percorso articolato in tre sezioni. Primo uno scorcio della vita personale dello stilista (History of Valentino) grazie ad una serie di fotografie tratte dal suo archivio personale, quindi i sontuosi capi che ne raccontano l’arte sartoriale (The Catwalk): una sfilata statica di haute couture nella quale si potranno ammirare gli abiti indossati da dive e principesse. “Ognuno di questi vestiti ha una storia incredibile – ha spiegato lo stesso Valentino – le sarte dell’atelier li hanno realizzati a mano uno per uno, impiegando ore, a volte giorni, per ciascuno. I dettagli sono incredibilmente complicati. Pochissimi di loro sono stati visti fuori dalla passerella e dal tappeto rosso quindi trovo che per il pubblico sia un’occasione unica di poterli ammirare tutti insieme”. L’ultima sezione (The Atelier), infine, investiga il minuzioso processo di “costruzione” di un abito di alta moda, con l’ausilio di quello indossato dalla principessa Marie Chantal di Grecia nel giorno del suo matrimonio, nel 1997. Una sorta di rappresentazione “reale” , insomma, di quello che è possibile ammirare nel Valentino Garavani Virtual Museum, lanciato all’incirca un anno fa.

Con la maison affidata alla felice direzione artistica di Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, che sono riusciti nel quasi impossibile compito di creare un futuro al marchio pur rispettandone i canoni tradizionali, e la solidità finanziaria garantita dall’acquisizione dell’emiro del Qatar – tramite Mayhoola Investments – Valentino può ora godersi i meritati frutti dei suoi cinquant’anni nel fashion business. Chapeau, maestro! 

 

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