LA MODA È CULTURA, PAROLA DI ALBERTO BONISOLI
Il neo ministro dei Beni Culturali e del Turismo a favore della moda
Secondo il neo eletto ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Alberto Bonisoli, la cultura non è di moda ma la moda è cultura.
Un ribaltone, insomma, dello slogan lanciato nel 2009 che aveva come finalità il nobile obiettivo di avvicinare la gente alla cultura.
Pitti Uomo 94, inaugurato ieri, diventa palcoscenico per il rilancio del sistema moda, almeno per il neoministro.
Chi è Bonisoli.
Alberto Bonisoli presiede la cattedra di direttore della Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano e, dal 2013, ricopre il ruolo di Presidente dell’Association of Italian Fashion Schools.
Il suo curriculum vanta anche un’esperienza da Decano, dal 2008 al 2013, presso la Domus Academy, scuola di design fondata nel 1982.
Il 1° giugno 2018, come sopracitato, è stato eletto Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, sotto il governo giallo/verde del Presidente Giuseppe Conte.
La moda come valore culturale.
La moda non è solo una questione di cifre.
Il settore non è certamente in crisi visto la crescita annua che si attesta al +3,2 punti percentuali con un fatturato di 94 miliardi di euro.
Anche l’esportazione si difende bene stando alle ultime stime ufficiali che la vogliono +5% che, tradotti in cifre, sono ben 61 miliardi di euro.
Il Made in Italy, però, è soprattutto ingegno, curiosità, savoir-faire. La moda andrebbe, dunque, vista come patrimonio culturale da preservare.
Gli archivi storici, ad esempio, andrebbero valorizzati così come la produzione che ha dato lustro al nostro sistema.
Le produzioni storiche e quelle d’avanguardia, il passato, il presente e il futuro, hanno un bisogno perpetuo di essere riconosciuti in ambito costituzionale.
Per questo, augurando un buon esecutivo al Ministro Alberto Bonisoli, rimaniamo speranzosi che presto, l’Italia, possa dare il suo contributo alla moda attraverso un museo che possa celebrare, con ardua manifestazione, il ricco patrimonio culturale offerto dalla moda.
Coesione e coalizione sono auspicabili al fine di poter raggiungere obiettivi più nobili, che possano sollecitare maggior rispetto nei confronti del settore.
La struttura del sistema andrebbe riscritta formando un reticolo di condivisione più ampia partendo dal social marketing fino all’aiuto concreto per le piccole e medie imprese.
Per questo, concludendo, siamo fiduciosi che si possa creare un contatto diretto e concreto con tutte le istituzioni e gli enti preposti, a partire da agenzia Ice che, con il Presidente Michele Scannavini, è stata sempre in prima fila, sostenendo il sistema moda.
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