la Pietà di Mighelangelo
Arte

La Pietà di Michelangelo – 27 Agosto 1498 la commissione

Jacopo Galli commissionò la Pietà vaticana a Michelangelo, ma come andarono i fatti. Che storia nasconde quest’opera?

La Pietà vaticana è una scultura marmorea di Michelangelo Buonarroti e conservata nella basilica di San Pietro nella Città del Vaticano, a Roma.

È da considerarsi il primo capolavoro di Michelangelo, allora appena ventenne, ma è anche considerata una delle maggiori opere d’arte mai create.

Inoltre è anche l’unica opera da lui firmata, infatti sulla fascia a tracolla che regge il manto della Vergine si legge MICHEL.A[N]GELVS BONAROTVS FLORENT[INVS] FACIEBAT, cioè  Lo fece il fiorentino Michelangelo Buonarroti.

La commissione

Michelangelo soggiornò a Roma dal 1496 al 1501, e durante questo periodo l’artista strinse molte amicizie importanti e collaborazioni di varia natura. Uno dei personaggi con cui collaborò è il banchiere Jacopo Galli, che fece da intermediario e garante in diverse commissioni legate a un gruppo di cardinali.

E una delle più prestigiose fu quella per la Pietà per il cardinale francese Jean de Bilhères, ambasciatore di Carlo VIII presso papa Alessandro VI. Originariamente era destinata alla cappella di Santa Petronilla. Visto che il cardinale venne effettivamente sepolto nella cappella, fa supporre che l’opera fosse originariamente destinata al suo monumento funebre.

È nel 1497 che Michelangelo ricevette un terzo dei cinquecento ducati pattuiti come anticipo per iniziare i lavori. Però solo il 27 agosto 1498 venne firmato il contratto sempre alla presenza del Galli. Il contratto prevedeva un tempo di consegna previsto in un anno. Effettivamente la statua fu pronta nel 1499.

mam-e arte LA PIETÀ DI MICHELANGELO - 27 AGOSTO 1498 LA COMMISSIONE pietà vaticana
Il banchiere Jacopo Galli commissionò la Pietà vaticana a Michelangelo per conto del cardinale Jean de Bilhères

La fama dell’opera

Pare che Michelangelo la firmò solo in un secondo momento, quando sentì due uomini lodare la statua ma attribuirla allo scultore lombardo Cristoforo Solari. Leggende a parte fin da subito l’opera destò ammirazione e lodi.

Cinquant’anni dopo Vasari ancora celebrava l’opera: «[Riguardo alla Pietà] non pensi mai, scultore né artefice raro, potere aggiungere di disegno né di grazia, né con fatica poter mai di finezza, pulitezza e di straforare il marmo tanto con arte, quanto Michelagnolo vi fece, perché si scorge in quella tutto il valore et il potere dell’arte».

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