Milano

LA VIVACE MIARTWEEK

 

Porte aperte alla fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano. La ventunesima edizione di Miart, sapientemente diretta da Vincenzo De Bellis, con la vice direzione di Alessandro Rabottini è partita ieri con presenze e collaborazioni sempre più prestigiose. Centocinquantaquattro le gallerie presenti, nazionali e internazionali, con il meglio dell’arte moderna e contemporanea, design incluso. La novità dell’anno è Decades un percorso lungo il ventesimo secolo fatto per decenni, frutto di una scelta espositiva che vuole sostenere l’arte storica di qualità del secondo dopoguerra, in particolare di quella italiana. Più molte altre novità.

Il merito di questa rivoluzione è da riconoscere a De Bellis, che lascerà l’incarico per volare a Minneapolis al Walker Art Center, certo di aver gettato le basi affinché Milano possa considerarsi definitivamente la capitale italiana delle gallerie e del collezionismo. Un sogno , arrivato in Fiera nel 2012, in piena crisi economica, proprio quando tanti nel settore stavano chiudendo bottega, è riuscito a creare un gruppo di lavoro e investire sui contenuti, convincere molte galleria internazionali a venire a Miart e dialogare con le maggior istituzioni cittadine. Così da portare l’arte dentro e fuori dalle mura di viale Murillo, per un week end all’insegna dell’arte davvero divertente.

A partire dalla Fondazione Prada che questa sera lascerà le porte aperte, e gratuite, fino alle ore 24 per visitare le mostre To the Son of Man who Ate the Scroll di Goshka Macula e L’image volée a cura di Thomas Demand. Da oggi fino a domenica all’Albergo Diurno di Porta Venezia INNAMEMORABILIAMUMBUM di Sarah Lucas a cura della Fondazione Trussardi. A Palzzo Reale inaugura Studio Azzurro. Immagini sensibili. Sabato 9, ingresso ridotto e apertura straordinaria fino alle 23 alla Fondazione Stelline per Gallerie milanesi tra le due guerre. Al Museo del Novecento, apertura gratuita e visite guidate (sempre gratuite) su prenotazione dalle 19:30 alle 22:30 alla collezione permanente e alle mostre, così al MUDEC in Via Tortona. Sempre sabato all’interno del neo-inaugurato Base, negli spazi dell’ex Ansaldo, grande festa per i primi diece anni di Le Dictateur, il progetto editoriale fondato nel 2006 da Federico Pepe e Pierpaolo Ferrari.

All’Ostello Bello le scritte sui muri più strane e divertenti diventano protagoniste della mostra fotografica Star Walls. Mentre allo Spazio Fumetto il festival Bricola espone albi inediti e autoprodotti. Alla Triennale poi, il design koreano interroga il rapporto tra azione e pensiero nella mostra Fare è Pensare è Fare. Per l’intero weekend inoltre, il Castello Sforzesco diventa teatro dell’Eye Contact Experiment, un’iniziativa per ritrovare un senso di umanità condivisa guardando negli occhi per un minuto dei perfetti sconosciuti. Non mancherà una colonna musicale di tutto rispetto a cura di Club to Club, il festival nato a Torino che inaugura quest’anno un’edizione milanese nei giorni di Miart. Fino a sabato 9 aprile in programma una tre giorni di concerti in tre location diverse: Magazzini Generali, BUKA e Santeria Social Club. Più molte gallerie aperte. Qualche nome?  La Galleria Lia Rumma come William Kentridge, la Raffaella Cortese con Ana Mendieta e la mc2gallery con L’ultimo Dio: Solo Show di Lamberto Teotino. 

 

 

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