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Arte

Le icone dell’arte del XX secolo alla Fondation Louis Vuitton

Inaugura oggi la terza mostra della Fondation Louis Vuitton di Parigi con una mostra dal carattere museale.
Perché ad essere esposti al Bois de Boulogne saranno i grandi classici dell’Arte Moderna, vere icone frutto di prestiti dai musei più importanti al mondo.

“Queste opere venute da orizzonti diversi hanno in comune di aver rotto le regole dell’arte della loro epoca”, spiega la direttrice artistica Suzanne Pagé, “sono come bussole che ci guidano ancora”.
Tra le opere in mostra l’“Urlo” di Munch, “L’uomo che cammina” di Alberto Giacometti, “Studio di ritratto” di Frances Bacon ma anche le “Ninfee” di Monet e “Colonna senza fine” di Costantin Brancusi.
E il titolo “Les Clefs d’une passion” si rifà alla nascita dell’amore per l’arte del mecenate della Fondazione Bernard Arnault.

Ma come possono ancora stupire opere che siamo abituati a vedere su tutti i libri di storia dell’arte e che probabilmente abbiamo già visto visitando qualche museo? “L’esposizione sarà tanto più riuscita, l’opera tanto più valorizzata, quanto colui che guarda sarà disposto a fermarsi e mettersi in gioco, a lasciarsi condizionare e trasformare da quella presenza” risponde, e un po’ ci esorta, la Pagé.

Les Clefs d’une passion, Fondation Louis Vuitton, Parigi
Dal 1 aprile al 6 luglio 2015

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