Arte

L’IRONIA DI BRACO DIMITRIJEVIĆ

Nato a Sarajevo, ma di casa a Parigi, Braco Dimitrijević dopo gli studi alla Saint Martin’s School of Art di Londra inizia a girare il mondo con le sue opere. Dagli anni ’70 a oggi non c’è luogo, o quasi, in cui non sia stato inviato. Ha partecipato alla Biennale di Parigi, più volte a Documenta a Kassel, ha preso parte a più esposizioni della Biennale di Venezia, alla Santa Fe Biennial, alla Kwangju Biennial e molte altre manifestazioni.

La sua prima volta in Italia risale al 1971, quando Lucio Amelio lo invita a Napoli per esporre in una mostra personale, una delle ultime alla Triennale a Milano nella collettiva Arts & Foods, ora, e fino al 24 luglio, alla Gam di Torino. Nella mostra che porta il suo stesso nome, a cura di Danilo Escher. Si parte con Casual Passers-by (Passanti incontrati casualmente) opere della fine degli anni ’60 e dei primi anni ’70: gigantografie e sculture di persone sconosciute che in origine l’artista colloca in sedi prestigiose come le facciate dei palazzi o il centro delle piazze, rovesciando l’uso degli strumenti di informazione pubblica come i cartelloni pubblicitari. Si ironizza sulla comunicazione di massa, celebrando il singolo individuo, e anticipando l’attenzione verso il singolo della nostra era digitale.

Non mancheranno Accidental Sculpture, Painting by Krešimir Klika e Sculpture by Tihomir Simcic, tre opere apparentemente “accidentali” (un cartoncino di latte schiacciato e un mucchietto di gesso sparso sull’asfalto da due ignari automobilisti e un’impronta lasciata da un pensionato nell’aprire una porta), ma provocate dallo stesso Dimitrijević, che chiese agli sconosciuti di firmare i lavori, trasformando un gesto involontario in opera d’arte, e affidando a persone comuni il ruolo di artista. Sono le prime azioni performative alla base del pensiero che da allora Dimitrijević affronta nei suoi lavori in un rapporto tra casualità e creatività, realizzando grandi installazioni, fotografie, video, dipinti e sculture che mettono in discussione e quasi dissacrano l’idea stessa di opera d’arte e il concetto di artista.

 

BRACO DIMITRIJEVIĆ
dal 16 marzo al 24 luglio
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino

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