L’IRONIA NEGLI SCATTI DI ELLIOTT ERWITT
Al centro della mostra nove autoritratti selezionati dallo stesso autore, più altri quarantotto scatti per ripercorrere la carriera di Elliott Erwitt. Il fotografo nato a Parigi, ma di adozione americana, membro della Magnum Photos, conosciuto per il suo stile in bianco e nero. Autore per diverse riviste come Collier’s, Look, Life e Holiday, regista di documentari, spot e film, amante dei cani. Soggetto prediletto e protagonista, quest’ultimo, di quattro dei suoi libri.
Nell’esposizione a cura di Biba Giacchetti, viene ripercorsa la carriera del grande fotografo e affrontati i temi principali della sua poetica. Reporter sempre in viaggio, ai suoi occhi non sono mai sfuggiti né i paesaggi né le metropoli, tanto meno la gente comune. Sue sono la fotografie degli innamorati che si baciano da un finestrino, dell’affranta Jacqueline Kennedy al funerale del marito, così i ritratti di Che Guevara e Marilyn Monroe. Il suo sguardo è spesso ironico e leggero, spensierato, anche negli autoritratti, come quando veste i panni André S. Solidor, alter ego inventato per ironizzare sul mondo dell’arte contemporanea e sui suoi stereotipi, personaggio protagonista, inoltre, del film Bark At Dogs proiettato durante la mostra.
Elliott Erwitt / Icons
Fino al 30 aprile
CAOS centro arti opificio siri, Terni
NEWSLETTER
Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.