L’ORLANDO FURIOSO COMPIE CINQUECENTO ANNI
Nello splendido scenario di Villa d’Este a Tivoli in occasione dell’anniversario della prima edizione dell’ Orlando Furioso di Ludovico Ariosto una mostra narra l’impatto esercitato dal poema sulle arti figurative
Nessun luogo poteva essere il più indicato per ospitare una mostra dedicata all’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Stiamo parlando di Villa d’Este a Tivoli, capolavoro del Rinascimento italiano, costruita un sito già anticamente sede di una villa romana. Oggi patrimonio dell’UNESCO conserva nel piano nobile gli affreschi dell’epoca, nonostante ancora oggi a lasciare incantati sia lo splendido giardino, opera del genio di Pirro Logorio.
Villa delle delizie, voluta dal cardinale Ippolito II d’Este, nipote di Ippoliti I a cui era stato dedicato il Furioso. Opera letteraria che fu d’ispirazione a numerosi artisti per la sua capacità di “dipingere” le armi e gli amori con la penna e l’inchiostro. Con la mostra, aperta fino al 30 settembre, a cura di Marina Cogotti, Vincenzo Farinella e Monica Preti, si vuole ricostruire la fortuna visiva che il capolavoro dell’Ariosto ebbe dagli inizi del Cinquecento fino al Novecento.
Ad aprire le danze è il capolavoro di Dosso Dossi, la più antica testimonianza dell’iconografia ariostesca, a seguire il dipinto raffigurante l’amore fra Angelica e Medoro del primo maestro di Caravaggio a Milano, ovvero Simone Peterzano. Non mancano gli arazzi provenienti dal Musée des Arts décoratifs di Parigi, alcune maioliche policrome, il bronzetto del Tacca raffigurante Ruggiero ed Angelica conservato al museo del Louvre, le pitture di Ingres e Delacroix, di Giuseppe Bisi, Massimo D’Azeglio e Giuseppe Bezzuoli. A concludere la mostra anche la sequenza di fotografie realizzate da Ugo Mulas in occasione della messa in scena dello spettacolo di Luca Ronconi in piazza del Duomo a Milano, e i bozzetti dei costumi realizzati da Pier Luigi Pizzi per la successiva versione televisiva del 1975. Tutto a testimonianza di quanto l’Orlando Furioso abbia conquistato dalla sua prima edizione, pubblicata cinquecento anni fa.
I voli dell’Ariosto. L’Orlando furioso e le arti
Fino al 30 settembre
Tivoli, Villa d’Este
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