Arte

Lucien Clergue, l’amico di Picasso

 

Padre fondatore de Le Rencontres d’Arles, insieme al suo amico scrittore Michel Tournier e lo storico Jean-Maurice Rouquett,

Lucien Clergue ha fatto della fotografia la sua ragione di vita

Ha elaborato il terrore della prima guerra mondiale e la perdita della madre, curata da solo a dieci anni, immergendosi nei reportage. Quelli che a soli diciott’anni, durante una corrida ad Arles, città in cui era nato e cresciuto, ebbe la fortuna di mostrare a Pablo Picasso.

Grazie al pittore spagnolo pubblicò il suo primo libro Corps mémorable, con prefazione di Jean Cocteau e poemi di Paul Eluard illustrati con le sue immagini. Nel 1961 anni esponeva al MoMA a New York, una delle sue opere più memorabili resta la storia di un’amicizia Picasso mon ami, scritta dallo stesso Clergue. Divenuto famoso  soprattutto per gli scatti sul nudo degli anni ’60 e ’70, molte delle sue immagini rimasero sconosciute fino alla sua morte.

Ora esposte al Grand Palais di Parigi nella mostra Les premiers albums, scatti dei primi anni di attività che già evidenziano il suo stile concettuale, in cui sono racchiuse l’intensità e la poetica macabra. Sono rovine, carcasse in decomposizione, bambini circensi, corride, opere che portano lo spettatore a una nuova visione del fotografo. Di colui che dedicò parte della sua vita a promuovere il lavoro di altri artisti con il Festival di Arles, ancora oggi punto di riferimento per la fotografia mondiale.

 

Lucien Clergue. Les premier albums

fino al 15 febbraio

Grand Palais, Parigi

Napoli a Parigi al Louvre: tutto sulla mostra inaugurata ieri 7-6-2023

 

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