Dizionario Arte

Mabuse

Pittore neerlandese, probabilmente di Maubeuge (ora in Francia), da cui deriva il nome Mabuse con il quale è più noto. Nel 1503 divenne maestro nella corporazione dei pittori di Anversa, e pochi anni dopo entrò al servizio di Filippo di Borgogna (figlio illegittimo del duca Filippo il Buono e più tardi vescovo di Utrecht). Nel 1508-09 fece parte del seguito di Filippo quando questi si recò in visita a Roma come ambasciatore al Vaticano. Dopo il ritorno nei Paesi Bassi sembra che Mabuse si sia stabilito in Zelanda, ma non si sa in quale città. Prima del viaggio in Italia la sua opera è nella tradizione di Hugo Van der Goes e Gérard David, la cui influenza può essere ancora percepita nell’Adorazione dei Magi (National Gallery, Londra), probabilmente dipinta subito dopo il ritorno. L’opera più tarda fu invece trasformata dall’esperienza italiana, ma i motivi che lì aveva appreso non furono mai completamente assorbiti e coesistettero con le forme e i dettagli fiamminghi. Vasari lo esaltò per essere stato il primo a portare dall’Italia ai Paesi Bassi il metodo corretto per rappresentare i nudi e i soggetti mitologici, ma per esempio in Nettuno e Anfitrite (1516, Gemäldegalerie, Berlino), le figure a grandezza naturale in carne e ossa sono in realtà più vicine a Dürer che a qualsiasi altro contemporaneo italiano, e il curioso tempio classico nel quale sono ambientate ha degli elementi architettonici bizzarramente ibridi.
Mabuse era tenuto in alta considerazione dai contemporanei. Le commissioni ricevute lo portarono in varie città dei Paesi Bassi; tra i suoi committenti ci furono Margherita d’Austria (vedi Asburgo) e Cristiano II re di Danimarca, e la sua opera ebbe ampia influenza. Comunque, agli occhi moderni ci sembra imparziale Dürer che lo ritenne migliore nell’esecuzione che nell’invenzione. Jan Van Scorel fu suo allievo per un breve periodo. Nascita: Maubeuge 1478; Morte: Anversa 1532

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