Design

MDFF 2016: il design è al cinema

Dal 6 al 9 ottobre, le sale dell’Anteo Spazio Cinema ospitano la quarta edizione del Milano Design Film Festival 2016, la rassegna cinematografica dedicata al design e all’architettura.

Il festival MDFF, patrocinato dal comune di Milano, vuole essere una piattaforma d’informazione, d’aggiornamento, di sperimentazione e d’incontro, e si caratterizza per la qualità dei contenuti e per un’inedita ed efficace capacità di dialogo con un pubblico trasversale, composto da architetti, designer, appassionati della materia, studenti e dai curiosi. In programma titoli da tutto il mondo, due première mondiali e numerose prime europee e italiane. Ma anche workshop e panel per coinvolgere il pubblico e un importante lancio: la nuova piattaforma di e-learning Milano Design Lab per video interattivi ed educativi.

Considerando la quantità dei titoli proposti (il programma completo si può consultare sul sito del Festival: www.milanodesignfilmfestival.com), ecco una selezione di quello che non dovete perdere.

jeannouvelJEAN NOUVEL REFLECTIONS, di Matt Tyrnauer, durata: 15 minuti.
Presentato dal Festival Sponsor Molteni&C, il documentario dedicato all’architetto vincitore del Pritzker Prize 2008, con il quale il Gruppo Molteni vanta una collaborazione ultraventennale, nata con il progetto per gli arredi della Fondation Cartier (1994) e proseguita con icone del design del secolo scorso, è un raro ritratto di un gigante dell’architettura e del design contemporanei, per realizzare il quale i cineasti hanno avuto accesso esclusivo a Nouvel, e ai cantieri di numerosi progetti in fase di realizzazione, mai prima d’ora presentati sullo schermo. Tra gli architetti più innovativi, stimolanti e ribelli della sua generazione, Jean Nouvel nel film riflette sul suo lavoro, e anche sulla sua filosofia della progettazione, guidando gli spettatori attraverso alcune delle sue creazioni più grandiose.

schermata-2016-09-28-alle-22-37-08DANCE WITH ARCHITECTURE, JESSICA LANG & STEVEN HOLL, durata: 12 minuti.
Il rapporto intimo che si deve creare tra l’architettura e le altri arte: a raccontarlo, l’architetto statunitense Steven Holl, classe 1934, e la ballerina e coreografa Jessica Lang, attraverso una rappresentazione metaforica, fatta di proiezioni, movimenti e dimensioni dove l’arte di creare spazi, l’architettura, e l’arte di muoversi nello spazio, la danza, condividono l’esperienza di corpi che occupano lo spazio nel tempo.

fernandohumberto-campanaTHE CAMPANA BROTHERS, di Fernando e Humberto di Gabriela Bernd, durata: 20 minuti
Anteprima mondiale per la pellicola dedicata ai due fratelli Campana, Humberto e Fernando. I due designer brasiliani collaborano con aziende internazionali e alcuni dei loro pezzi fanno parte delle collezioni permanenti di importanti istituzioni come il MoMA a New York, il Centre Georges Pompidou a Parigi, il Vitra Design Museum a Weil am Rhein, il Museo d’Arte Moderna a San Paolo e Les Arts Décoratifs a Parigi. Numerosi i premi ricevuti grazie anche alla loro filosofia di trasformare e reinventare: in ogni progetto cercano, infatti, di conferire pregio a materiali poveri, comuni e di uso quotidiano.

francesca-molteni_bnVOLEVO ESSERE WALT DISNEY, di Francesca Molteni, durata: 35 minuti.
Un’altra anteprima mondiale. Si tratta di un omaggio alla poetica di Alessandro Mendini, classe 1931, architetto, designer e artista che ha rivoluzionato negli anni 70 il mondo del design: tra i suoi progetti, la Torre del Paradiso a Hiroshima (Giappone); il Groninger Museum nei Paesi Bassi, la poltrona Proust per Alchimia e la creazione di alcune watchfaces per lo smartwatch Gear S2 di Samsung. La pellicola è stata realizzata da Francesca Molteni, regista e autrice di programmi televisivi, e fondatrice della casa di produzione Muse Factory of Projects, attraverso la quale cura progetti editoriali e multimediali, documentari, installazioni.

12494890_1701329080124512_5461392468346511162_nTHE DESTRUCTION OF MEMORY, di Tim Slade, durata: 125 minuti.
Anteprima per l’Italia, il film, basato sul libro omonimo dello scrittore e giornalista inglese Robert Bevan, affronta un tema di scottante attualità: la guerra dichiarata all’architettura. La pellicola che apre con la distruzione di Palmira in Siria evidenzia come il genocidio dell’arte, dei simboli culturali e architettonici sia una precisa volontà politica mirata alla cancellazione della memoria dei popoli.

davide-giannella-ritratto-copiaFILTER, a cura di Davide Giannella.
La sezione speciale di oltre venti proiezioni sul cinema d’artista, ad opera del curatore indipendente Davide Giannella. Filter. Spazi delle immagini in movimento è incentrata sulle relazioni tra arte contemporanea, design e architettura. Inoltre, cinque workshop aperti a tutti che  affrontano le molteplici possibilità dell’audiovisivo nella contemporaneità.

Durante la quattro giorni del MDFF, numerosi panel: da #1 DESIGN THROUGH VIDEO – TENDENZE CREATIVITà MEDIA, durante il quale esperti di discipline diverse a confronto riflettono sul valore e il potenziale del video nella comunicazione, dalla pubblicità ai documentari d’impresa (tra gli ospiti, il sociologo Francesco Morace, presidente Future Concept Lab) al Workshop ADAPT-­r ITN – ESSERE CREATIVI SENZA SAPERLO, presentazione del training workshop in collaborazione con la Westminster University e dal RMIT di Barcellona. Ma anche moda, con Silvia Venturini Fendi, designer e fondatrice di Carmina Campus, presente al panel discussion #3 Design Through Awareness (venerdì 7, dalle ore 14.30 alle 16), che, per il MDFF, ha realizzato una collezione di borse in stoffa prodotta dalle donne del carcere di Bollate e San Vittore.

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