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Miami, ancora 159 dispersi: «Non si sentono più rumori sotto le macerie»

Miami, ancora 159 dispersi: «Non si sentono più rumori sotto le macerie, a differenza di ieri»

A Miami procedono disperatamente le ricerche dei 159 dispersi a seguito del crollo del palazzo di 12 piani avvenuto due giorni fa a Surfside, un comune a nord di Miami Beach, in Florida. La tragedia ha avuto luogo giovedì 24 giugno 2021 alle 1:30 del mattino (7:30 in Italia).

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Miami: il crollo del palazzo

Il crollo, filmato da alcune videocamere di sorveglianza poste su un edificio vicino, ha riguardato un palazzo a forma di L costruito nel 1981, vicino alla spiaggia di Miami. La struttura comprendeva 130 unità abitative, di cui 80 occupate da inquilini che, all’ora della tragedia, stavano dormendo.

L’edificio era solitamente affittato a residenti stagionali in vacanza a Miami e dintorni e questo rende difficile stabilire il numero di persone presenti. Quello che è certo è che improvvisamente, senza alcuna causa apparente, una delle tre ale del palazzo sia crollata su se stessa. Balconi e pavimenti hanno ceduto di piano in piano con un effetto domino in verticale.

I testimoni che hanno assistito alla scena, hanno dichiarato che c’è stato un boato di 30 secondi molto simile ad un tuono, seguito da una nebbia di fumo che ha invaso i palazzi circostanti. Poco dopo, la sola cosa che si poteva scorgere, data la scarsissima visibilità, era un cumulo di macerie, tra gente che correva urlando e un’aria irrespirabile. Un testimone ha affermato: “Non avevo mai visto in tutta la mia vita così tante ambulanze, sembrava una scena da 11 settembre“.

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Miami: superstiti, morti e dispersi nel crollo del palazzo

Le fonti ufficiali parlano oggi di 4 morti, 102 persone identificate e 159 dispersi. Tra le persone presenti nel palazzo si sa che c’erano anche la sorella della first lady del Paraguay, 20 cittadini israeliani e 19 sudamericani. Le famiglie degli inquilini dell’edificio sono attualmente ospitate in un centro allestito nei paraggi del luogo della tragedia, in attesa di notizie sui parenti e di eventuale riconoscimento. Il direttore della polizia di Miami-Dade Freddy Ramirez afferma che le autorità stanno collaborando con l’ufficio del medico legale per identificare le vittime.

A Miami si scava disperatamente alla ricerca dei 159 dispersi

Mentre l’area intorno al crollo è ancora chiusa per evitare ulteriori pericoli, sul posto ci sono centinaia di persone tra forze dell’ordine, vigili del fuoco e soccorritori muniti di telecamere per la visione notturna, microfoni e cani da salvataggio.

Per riuscire a trovare i sopravvissuti, scongiurando ulteriori crolli di soffitti e pavimenti, le squadre stanno lavorando per ottenere un tunnel a partire dal parcheggio sotterraneo del palazzo, ma la tragedia rischia di tramutarsi in una strage. Un medico della squadra di soccorso ha dichiarato che «Non si sentono più rumori sotto le macerie, a differenza di ieri».

Sono passate 48 ore dal crollo e le probabilità di trovare qualcuno che sia sopravvissuto si riducono ogni minuto che passa. Delle 159 persone disperse, non c’è traccia. Non si sentono voci, non si captano movimenti, ma nessuno si è fermato e le ricerche vanno avanti con ogni mezzo.

Le dichiarazioni sul crollo del palazzo di Miami: poco ottimismo verso i dispersi, ma c’è ancora speranza

Sulle cause della tragedia non c’è ancora una spiegazione: «Non molliamo – ha detto ieri il sindaco Charles Burkett in alcune dichiarazioni riportate dalla Cnn – Negli Stati Uniti gli edifici non crollano in questo modo. È una catastrofe».

«Non sono ottimista – ha detto Frank Rollason, che dirige l’Ufficio di Gestione delle Emergenze di Miami-Dade – Ma abbiamo sempre speranza».

Il governatore repubblicano dello Stato della Florida Ron DeSantis ha dichiarato: «Spero per il meglio ma ci stiamo preparando a qualche brutta notizia, data la distruzione che abbiamo visto».

Il presidente americano Joe Biden, al fine di assicurare tutto il sostegno e i mezzi necessari in seguito al crollo del palazzo, ha firmato in Florida lo stato di emergenza.

Qual’è la causa del crollo del palazzo?

Uno studio dei ricercatori della Florida International University, del 2020, ha scoperto che l’edificio è sprofondato ad un ritmo di due millimetri all’anno negli anni Novanta. Un dettaglio che potrebbe aver influito sulla struttura dell’edificio. Il palazzo è stato costruito su una zona umida bonificata. Secondo gli esperti questo è sempre motivo di preoccupazione perché la terra sottostante può compattarsi nel tempo, portando a spostamenti. Detto questo, le cause del crollo rimangono al momento sconosciute. Un’indagine approfondita inizierà dopo la missione di salvataggio. Quello che è certo è che l’edificio era in fase di “ricertificazione” e necessitava di riparazioni, come hanno detto i funzionari.

 

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