mostra italian shoes european footprint
Moda,  Mostra

Mostra “Italian shoes, european footprint”

Le calzature più importanti che hanno caratterizzato la storia del costume nel corso dei secoli.

Percorso completo della mostra “ITALIAN SHOES, EUROPEAN FOOTPRINT”, cortesia di Assocalzaturifici

 

Preistoria

Preistoria

I nostri antenati proteggevano il piede dalle asperità del terreno avvolgendolo in foglie intrecciate, fibre vegetali o pelli di animali non conciate e legate con lacci incrociati. Il sandalo è la più antica calzatura in assoluto.

Greci (2.000–146 a.C.)

Greci

La scarpa comincia ad assumere forme e modelli base poi tramandati nei secoli successivi: sandali di cuoio, calzari da viaggio e i primi stivali in cuoio per i cavalieri. Gli attori del teatro greco calzano sandali con suole alte per elevare la statura: il coturno.

Romani (750 a.C. – 476 d.C.)

Romani

Il tipo e colore delle scarpe definisce il ruolo sociale. Si perfezionano le tecniche di concia delle pelli. Numerosi i modelli: sandali allacciati intorno alla caviglia e scarpe più alte per i militari e gli sport. Con il passare dei secoli il sandalo muta in scarpa di pelle.

1000 – 1300

Medioevo

Nel Medioevo si diffondono in Europa le calzature à la poulaine con la punta allungata, in stoffa e pelle colorata. Compaiono gli stivaletti di cuoio alti fino alla caviglia. Le calzature prodotte distinguevano la destra dalla sinistra, sostanzialmente in due sole misure.

1400

1400

Dalla Francia si diffonde l’uso di calzature a becco d’anatra con la punta allargata. La cucitura, in passato sempre rivolta all’interno, viene mostrata all’esterno per fini estetici. Cominciano a imporsi fogge differenti tra modelli femminili e maschili.

1500

1500

A Venezia le dame indossano le Chopine, il modello di scarpe femminili probabilmente più estremo che sia mai stato creato in Occidente. Plateau alti anche 50 centimetri per sollevare le vesti nelle strade sporche dell’epoca.

1533

1533

L’invenzione dei tacchi alti come moda è attribuita a Caterina de’ Medici in occasione delle sue nozze con il futuro re di Francia. Le scarpe cominciano a essere create in due pezzi e l’accessorio forma-modello diventa essenziale.

1600

1600

Si diffondono le calzature con tacchi alti, sia maschili che femminili, e le pantofole con tacco in velluto o seta ricamata, usate in ambienti interni. Nascono le Oxford, il modello maschile allacciato in voga per tutto l’Ottocento. In Europa vengono creati i primi stivali.

1660

1660

Luigi XIV, Re Sole, introduce per uomini e donne il tacco a rocchetto, rigorosamente rosso solo per chi vive a corte.

1700

1700

Per le donne le scarpe e le pantofole da ballo diventano più accollate e con la punta aguzza. Gli uomini indossano scarpe basse dalla punta quadrata con linguetta alta. Il tacco comincia a essere usato solo per le calzature femminili. Trionfano gli stivali maschili lunghi.

1790 – 1820

1790-1820

Torna in auge la moda antica e la civiltà classica. I tacchi a rocchetto scompaiono e lasciano il posto al sandalo e alla calzatura senza tacco con tomaia e suole sottili. Sono in uso scarpe lineari intercambiabili da essere portate su qualsiasi piede.

1800

1800 Stivali

Compaiono gli stivali alti al polpaccio nell’abbigliamento femminile e décolleté con tacchi di varie tipologie, grazie anche all’invenzione della macchina per cucire. Della fine del secolo i primi prototipi di scarpa sportiva, con suola di gomma e tomaia in tela.

1900

1900

L’accorciarsi delle gonne pone le calzature in primo piano. La scarpa da donna segue il corso delle mode moltiplicando i modelli: per il ballo, per lo sport, gli stivaletti chiusi con bottoni e lacci. Viene introdotta la lavorazione industriale anche nel campo delle calzature.

1920 – 1930

1920-1930

Le scarpe hanno la tomaia accollata e tacco alto a rocchetto. Tessuti preziosi e pellami metallizzati sono usati per le scarpe e i sandali da sera. Il modello Mary Jane, che introduce la chiusura con cinturino trasversale, prende il posto degli stivaletti.

1938

1938

La zeppa, nata per dare stabilità al tallone e progettata in Italia da Salvatore Ferragamo, diventa un segno distintivo dell’epoca.

1940

1940

I plateau, realizzati in sughero o legno, sono in voga fino al 1945. I sandali e le scarpe spuntate sono dotate di tacco alto, spesso e solido. Dopo la seconda guerra mondiale, la calzatura si trasforma da semplice accessorio a vera protagonista della moda.

1950

1950

I modelli diventano più ricercati e leggeri. Sandali aperti e décolleté hanno il tacco dalla linea sottile sempre più alto. Le calzature si trasformano in parte integrante delle collezioni degli stilisti e la moda divulgata dalla stampa specializzata.

1952

1952

Il primo prototipo del tacco a spillo è un’invenzione Made in Italy: una scarpa con un’anima in legno e rinforzata con il metallo. L’introduzione dello stiletto ha rivoluziona l’eleganza al femminile della calzatura.

1960

All’inizio del decennio si affermano le scarpe a punta, con tacco basso e sottile, e le ballerine. Con l’avvento della minigonna si diffondono il tacco squadrato, le scarpe di vernice con la punta smussata, il tronchetto alla caviglia e lo stivale a metà coscia.

1970

1970

L’ondata giovanile impone lo stile caratterizzato da sandali, zoccoli variopinti e zeppe altissime in una mescolanza di materiali e tinte con tomaie di plastica e tessuti luccicanti. In parallelo si diffondono le scarpe con un design funzionale e materie naturali.

1980

1980

Sono gli anni dove si esalta il lusso e l’eleganza. La tendenza è la combinazione di colori vivaci e dettagli preziosi. Ritornano i tacchi a spillo e scarpe appuntite ma anche stivali e tronchetti. La scarpa da ginnastica esce dall’ambiente sportivo e diventa di uso quotidiano.

1990 – 2000

Dallo stile minimalista degli anni Novanta allo stile ecclettico della fine del secolo. Sono anni caratterizzati da una varietà stilistica crescente. La tecnologia diventa uno strumento al servizio della creatività. Gli stili dei decenni passati vengono rivisitati tornando di moda.

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