Muore Juliette Greco
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Muore Juliette Greco, la musa esistenzialista francese aveva 93 anni

Muore Juliette Gréco all’età di 93 anni: una vera e propria musa esistenzialista, emblema del ‘900 francese

Muore all’età di 93 anni Juliette Greco, cantante e attrice francese del secolo scorso. Si spegne oggi, 23 settembre 2020, nella sua casa a Ramatuelle, in Provenza. Fu amica di Jean Paul Sartre e interpretò testi di Prévert, Laforgue e Queneau.

Muore Juliette Greco: la vita e la carriera di un’artista

All’anagrafe Juliette Lafeychine, Juliette Gréco nasce a Montpellier il 7 febbraio 1927. Le sue origini sono corse, italiane e bordolesi: nasce da padre corso con origini italiane e madre originaria di Bordeaux. All’età di 19 anni si trasferisce a Parigi, nel quartiere centrale di Saint-Germain-des-Près, in piena corrente esistenzialista: è così che diventa la musa dell’esistenzialismo.

Proprio nel 1947, in Rue Dauphine, aprì il “Tabou”, poi leggendario luogo di incontro degli Esistenzialisti. Juliette ricorda:

«Si scendeva una scaletta di pietra, bisognava fare attenzione a non urtare la testa e si arrivava in un luogo rettangolare che sembrava ideale per far risplendere lo spirito della libertà riconquistata dopo i funesti anni nazisti dell’occupazione. L’oscurità del Tabou era squarciata dai lampi del nostro entusiasmo e i Maestri offrivano il sapere senza costringerci all’inchino».

La sua vita da bohémienne e la frequentazione dei caffè parigini la introducono al mondo dello spettacolo.

Muore Julienne Greco
Una giovane Juliette Gréco.

Tra le sue interpretazioni, annoveriamo la storico sceneggiato Belfagor, che la rete del servizio pubblico italiano manda in onda negli anni ’60. Oltre quarant’anni dopo, nel 2001, Juliette Gréco ottiene un cammeo in Belfagor – Il fantasma del Louvre.

Si sposa tre volte, con gli attori Philippe Lamaire (dal 1953 al 1956), Michel Piccoli (dal 1966 al 1977) e con il pianista Gérard Jouannest (dal 1988 al 2018, quando il marito si spegne). Dall’amore con il primo marito nasce Laurece-Marie Lamaire nel 1954.

Oggi la Gréco rappresenta un modello di stile: non solo per il fascino, il modo di cantare sensuale, gli abiti neri e attillati, il caschetto e una linea di matita sugli occhi, ma anche un esempio femminista e progressista, che si schierò a favore del divorzio, del diritto all’aborto e contro le discriminazioni verso gli omosessuali, le prostitute e gli emarginati in generale.

Un’intervista all’artista, datata 1957, in lingua originale.

L’amicizia con Jean Paul Sartre e gli incontri con altri artisti

A 22 anni, Juliette Greco esordisce come cantante interpretando un testo scritto da Jacques Prévert, “Les feulles mortes”. Dopo di lui, altri artisti simbolo del suo tempo si fanno avanti e scrivono per lei. Tra questi, come non citare Jules Laforgue, che compose “L’eternel feminine”, di sapore baudelairiano; Raymond Queneau con “Si tu t’imagines”; Serge Gainsbourg con “La javanaise”. Ma anche Aznavour e Leo Ferré.

Tra i suoi amici, anche il filosofo e letterato Jean Paul Sartre, che compone per lei “La Rue des Blancs-Manteaux” e la convince a intraprendere la carriera di cantante. Proprio Sartre le permette di ottenere l’unica camera con acqua calda all’hotel Lousiana a Saint-Gérmain, stesso hotel in cui, al sesto piano, alloggia il trombettista Miles Devis.

I due si ameranno per qualche settimana poi, lui, se ne tornerà a New York senza salutare Juliette.

Muore Juliette Greco
Juliette Gréco con Miles Devis.

 

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Editor: Federica Crespi

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