Arte

Nardella dice “NO” alla pubblicità sul Battistero di San Giovanni

“Diciamo no a una mercificazione a ogni costo”. Così ilsindaco di Firenze Dario Nardella blocca la pubblicità che stava per invadere i ponteggi del Battistero.

L’Opera del Duomo di Firenze, che cura la tutela del monumento, si vede così rimbalzare dal Comune la proposta già approvata dal suo cda, e salta l’accordo firmato con un’azienda pubblicitaria di Milano che gli avrebbe permesso dialleggerire i costi di restauro del Battistero (stimati 1,8 milioni di euro).

Immediatamente Palazzo Vecchio modifica anche il regolamento sulla pubblicità, che restringe ancora di più le possibilità di brandizzare i 5 monumenti top della città: Palazzo Vecchio, Ponte Vecchio, Duomo, Campanile di Giotto e appunto Battistero.
In realtà il sindaco non chiude del tutto alla pubblicità ma “lo vogliamo fare senza arrivare ad una banale mercificazione dei monumenti, soprattuto quando questi luoghi sono di culto”.

Curiosità: a metà giugno, solo un mese fa, il marchio Pucci aveva avuto l’ok per “vestire” il Battistero con il pattern di un suo celebre foulard in occasione di Pitti Immagine e per i 60 anni del Centro di Firenze per la moda Italiana. In quell’occasione la copertura dei ponteggi fu totale e particolarmente vistosa
Come mai in quel caso Pucci ha avuto il via libera? Inevitabilmente si trattava di un’operazione commerciale. E’ una scelta ipocrita quella di cambiare regolamenti a seconda dei committenti, che dà adito a pensieri maligni: che ci siano intrighi e giochi di potere negli uffici fiorentini?

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