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Moda

NUOVI TALENTI EMERGENTI DELLA MODA: VALENTINA L. FONTANA

Valentina L. Fontana una giovane fashion designer che cerca con coraggio la sua strada.

Mam-e inizia una serie di interviste a nuovi talenti emergenti della moda, all’inizio della loro carriera, per dar loro la possibilità di farsi conoscere.

Siamo interessati a capirne i percorsi, la loro storia, le difficoltà e con che strumenti un giovane cerca di farsi strada in un settore affollato e fortemente competitivo come quello della Moda.

Abbiamo incontrato Valentina Lucia Fontana, nata a Napoli nel 1988, una laurea in storia dell’arte per poi dar libero sfogo alla sua passione all’Accademia di Brera dove si diploma in Fashion Design.

Dopo una esperienza a Londra per il giovane brand “Plusthirtynine” nel 2015 il grande salto con il proprio marchio “Valentina L. Fontana”.

Domanda: Valentina, dalla storia dell’arte alla moda. Ci racconti questo percorso?

“Da Napoli mi sono trasferita a Modena dove avevo una zia paterna che faceva la sarta e il suo laboratorio mi affascinava. Era stata anche insegnante all’Accademia della Moda a Napoli dunque sono partita dai figurini dalla scelta dei tessuti e dalla scoperta di un mondo che mi appassionava. Una formazione sartoriale tradizionale mentre oggi i percorsi di studio ti portano ad essere un progettista un designer. Ma quello che disegni diventa tuo veramente se lo costruisci, lo cuci, lo provi.”

D: Le idee per le tue collezioni come ti vengono, da dove prendi spunto?

“La formazione umanista che ho seguito per la mia laurea è stata molto trasversale fra arte, filosofia, letteratura ed è la mia guida e fonte di ispirazione. Per questo ho scelto Brera, rispetto a IED, Domus Academy o Marangoni, perchè mi permetteva di tener vivo anche il mio interesse per l’arte e la storia. Cercavo una contaminazione fra le varie discipline.”

D: dopo la conclusione degli studi sei volata a Londra come tanti italiani oggi, cosa cercavi, cosa pensavi di trovare?

“Londra era una piazza super competitiva, molto dinamica con gente che viene da tutto il mondo ed io ho iniziato con uno stage presso un brand molto giovane Plusthirtynine, con una designer italiana, ed io ero la sua assistente.  Mi è servito molto perchè ho imparato anche aspetti come la confezione dei capi, la distribuzione e tanti aspetti collaterali che seguono il disegno di una collezione. Una continua scoperta di cose per me nuove.”

D: come hai preso la decisione di avere un tuo brand?

“Mentre ero a Londra un mio amico mi ha parlato di una una nuova realtà che stava nascendo a Milano il La.Te Showroom (www.lablate.it), una struttura con laboratorio che confeziona capi d’abbigliamento ed uno showroom con vendita diretta integrata da una piattaforma web per lo shop on line. Sono specializzati in giovani designers italiani. Ho iniziato con loro che mi hanno garantito un buon supporto, indispensabile per poter passare dal disegno alla realizzazione e commercializzazione.  L’e-commerce ha un ruolo fondamentale per farsi conoscere e trovare non solo dal consumatore finale ma anche dai punti vendita che all’estero dimostrano maggiore predisposizione all’inserimento di novità, infatti ho appena ricevuto un ordine da Barcellona”

D: quanto è distante il mondo delle sfilate e delle manifestazioni?

“Al momento cerco di consolidare la mia posizione, trovare un equilibrio e credo sarebbe controproducente presentarmi a sfilate magari confusa fra tanti marchi certamente più conosciuti fra i quali avrei poche chances di essere notata anche perchè ogni collezione per me parte da una ispirazione che mi viene dal mondo dell’arte e questo non è facile da mettere in risalto.  Al di là delle idee ci sono molte difficoltà da superare come il rapporto con le ditte di tessuti che possono facilitarti o costringerti a cambiare scelta per il minimo di tessuto acquistabile, è una continua lotta per assicurarti le condizione di lavoro.

D: Qual’è il primo capo che hai venduto?

“Me lo ricordo! Un cappotto, ero felice. Una linea particolare della mia prima collezione fatta fra Londra e Milano, una soddisfazione”.

D: La collezione Donna Primavera/Estate 2017?

“Mi sono ispirata agli scugnizzi napoletani ed ai bambini irlandesi con tessuti che si richiamano all’arte povera, belli da toccare in denim classico, un simil lino e un tessuto doppiato in cotone per dare un effetto particolare. Una linea fresca, con l’accessorio delle bretelle, il cordino di spago al posto della cintura”

 

 

Vedi anche Dizionario della Moda

 

 

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