Dizionario Arte

Orozco, Jos

Pittore messicano, insieme a Rivera e Siqueiros fu uno dei tre muralisti impegnati politicamente e socialmente che dominarono l’arte moderna messicana. Nel 1910 si diede all’attività rivoluzionaria (che sarebbe continuata a fasi intermittenti fino al 1920), e parallelamente iniziò a lavorare come vignettista satirico. Nel 1912 cominciò una serie di acquarelli chiamata Casa delle lacrime sul tema delle prostitute (uno dei simboli preferiti da Orozco per rappresentare il degrado umano). La furiosa reazione dei critici e dei moralisti a queste opere fu una delle ragioni per la sua partenza per gli Stati Uniti, dove trascorse tre anni infelici e improduttivi, dal 1917 al 1920. La sua carriera come muralista iniziò dopo il ritorno in Messico nel 1920. Il paese era in quel periodo relativamente stabile, e il governo di Alvaro Obregón incoraggiava i soggetti nazionalistici nell’arte perché contribuissero a creare un’identità positiva per il paese dopo anni di disordine.

Orozco realizzò i suoi primi affreschi per la Escuela Nacional Preparatoria tra il 1923 e il 1924. Il loro stile caricaturale suscitò diverse polemiche, e in seguito furono tutti distrutti o alterati tranne un paio. Tra il 1927 e il 1934 (a parte un breve soggiorno in Europa nel 1932) lavorò ancora negli Stati Uniti. In questo periodo ottenne molto più successo: eseguì una serie di importanti murali su commissione, in particolare un ciclo per il Dartmouth College, New Hampshire, sulla venuta e il ritorno di Quetzalcoàtl (1932-34), il serpente piumato della mitologia azteca. In questo enorme ciclo la sua visione del mondo si cristallizzò in un contrasto tra un paradiso pagano e un inferno capitalista. A differenza di Rivera e Siqueiros, Orozco non si schierò con alcun movimento politico, ma nella sua opera si avvertiva un’intensa partecipazione umana. Nel 1934 tornò in Messico forte della reputazione conquistata negli Stati Uniti, e trascorse il resto della vita lavorando per lo più a murali a Città del Messico e a Guadalajara. Negli ultimi anni la sua opera divenne di una più violenta espressività, mostrando un appassionato interesse per la sofferenza e le miserie dell’umanità. Il suo studio a Guadalajara è ora un museo a lui dedicato.

Nascita: Zapotl

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