Palmer, Samuel
Dizionario Arte

Palmer, Samuel

Samuel Palmer

Palmer, Samuel . Paesaggista e incisore inglese. Fu un artista precoce, esibì infatti dei disegni di paesaggi alla Royal Accademie quando aveva appena 14 anni. Nel 1822 incontrò John Linnel, che lo presentò a William Blake nel 1824.

Samuel Palmer aveva avuto esperienze di visioni fin dall’infanzia e Blake ebbe su di lui l’effetto di intensificare la sua intrinseca inclinazione mistica. Nel 1826 si trasferì a Shoreham, vicino a Sevenoaks, nel Kent, dove fu la figura centrale del gruppo di artisti conosciuti come gli Antichi e realizzò quelle che sono attualmente le sue opere più famose -paesaggi carichi di un senso di panteistica fecondità e di una bellezza ultraterrena.

Verso il 1832 circa, quello che lui chiamava “sentimento primitivo e infantile” per il paesaggio cominciò a svanire e, dopo il ritorno a Londra nel 1835, il matrimonio con la figlia di Linnel nel 1837 e una luna di miele di due anni in Italia, la rottura con la sua vena visionaria era completa.

I suoi dipinti successivi

I suoi dipinti successivi furono molto più convenzionali, topografici o pastorali, elaborati e spesso d’ispirazione sentimentale. Nelle sue acqueforti, tuttavia, rimase qualcosa della sua genialità; alla sua morte stava lavorando a un’edizione delle Bucoliche di Virgilio, tradotte e illustrate da lui stesso.

I suoi primi lavori furono praticamente dimenticati fino agli anni Venti del XX secolo, ma successivamente influenzarono i moderni paesaggisti romantici come Paul Nash e Graham Sutherland. Palmer fu anche il soggetto preferito del famoso falsario Tom Keating (1917-1984), la cui opera fu esposta al pubblico con gran clamore nel 1976.

Nascita: Londra 1805;
Morte: Redhill 1881

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