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Paolo Borsellino citazioni: le frasi più belle

Sono passati 28 anni dall’assassinio del magistrato Paolo Borsellino. Celebriamo oggi questo grande uomo, che ha dato la propria vita per il sogno di un’Italia libera dalla mafia.

Paolo Borsellino

mame lifestyle PAOLO BORSELLINO - UNA VITA PER LA GIUSTIZIA falcone e borsellino
Giovanni Falcone (a sinistra) e Paolo Borsellino

Nato a Palermo il 19 gennaio 1940, Paolo Borsellino conosce in giovane età Giovanni Falcone, un altro grande magistrato che, come lui, darà la propria vita per la lotta alla mafia. Nel 1963, Borsellino diventa il più giovane magistrato d’Italia, iniziando quindi il tirocinio come uditore giudiziario. E, negli anni ’80, entra a far parte del pool antimafia costituito da Rocco Chinnici, il quale viene poi ucciso nel 1983. Per ragioni di sicurezza, nell’estate 1985 Falcone e Borsellino vengono trasferiti insieme con le loro famiglie nella foresteria del carcere dell’Asinara. L’anno successivo ha inizio il maxiprocesso voluto dal pool; il processo si conclude il 16 dicembre 1987.

Il 19 dicembre 1986 Borsellino chiede e ottiene di essere nominato Procuratore della Repubblica a Marsala. Lo scrittore siciliano Leonardo Sciascia si oppone a questa nomina, sostenendo che “nulla vale più, in Sicilia, per far carriera nella magistratura, del prender parte a processi di stampo mafioso.”

Nel settembre del 1991, Cosa Nostra progetta l’omicidio di Borsellino. Il 19 luglio 1992, dopo aver pranzato a Villagrazia di Carini con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia, Paolo Borsellino si reca insieme alla sua scorta in via D’Amelio, dove vive sua madre. Alle 16:58 una Fiat 126 imbottita di tritolo, parcheggiata sotto l’abitazione della madre, detona al passaggio della scorta, uccidendo oltre a Borsellino anche i cinque agenti Emanuela LoiAgostino CatalanoVincenzo Li MuliWalter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto è Antonino Vullo.

Le citazioni più belle

  • È bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.
  • Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene.
  • Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d’accordo.
  • Almeno, l’opinione pubblica deve sapere e conoscere. Il pool deve morire davanti a tutti.
  • Io accetto, ho sempre accettato più che il rischio […] le conseguenze del lavoro che faccio, del luogo dove lo faccio e, vorrei dire, anche di come lo faccio. Lo accetto perché ho scelto, ad un certo punto della mia vita, di farlo e potrei dire che sapevo fin dall’inizio che dovevo correre questi pericoli.

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