Fantozzi
Cinema,  Spettacolo

PAOLO VILLAGGIO I TRAGICI FANTOZZI

La saga di Paolo Villaggio i tragici Fantozzi ha cambiato il modo di intendere il cinema comico in Italia: i 10 film di Fantozzi visti e recensiti da Mam-e

Paolo Villaggio, scomparso oggi a 84 anni, è riuscito a creare con il personaggio di Ugo Fantozzi nei tragici Fantozzi la maschera perfetta dell’italiano medio. Come gli antieroi portati sullo schermo da Sordi, il suo ‘ragioniere’ faceva ridere gli italiani, lasciando però loro un retrogusto di fiele in bocca, che passava dal sorriso che si trasformava in sghignazzo e poi in espressione comicamente dolente per il raggiungimento della consapevolezza…Perché il suo personaggio mostrava ciò che l’italiano – anche il più avveduto, il più colto – non voleva vedere di sé: il proprio stato di sudditanza perenne al potere, alle donne, alla politica, alla monotonia lavorativa, alla società dei consumi , al pensiero unico.

L’italiano come ‘puer aeternus’, non nel senso nobile coniato dallo psicanalista James Hillman – ma in quello più corrivo e patetico, perché Fantozzi pareva proprio un neonato sin dalle apparenze fisiche: avvolto da grotteschi mutandoni che somigliavano pannolini giganti, dipendente in tutto e da tutti.

Ecco il racconto e la recensione dei dieci film fantozziani: dai primi due capolavori diretti dal Luciano Salce agli ultimi tentativi di riportare al cinema il personaggio di Paolo Villaggio alla fine degli anni novanta.

PAOLO VILLAGGIO I TRAGICI FANTOZZI

FANTOZZI – 1975

Primo episodio della serie Fantozzi, tratto da un libro scritto dallo stesso Paolo Villaggio. Il ragionier Fantozzi, dileggiato e vessato dai superiori e dai colleghi d’ufficio, è marito di una donna sfiorita e bruttina e padre di una figlia orripilante che, lui stesso, esita a definire «bambina». La comicità surreale del film era, almeno per l’Italia, un’assoluta novità. Peccato che nei film successivi lo smalto degli autori sia andato progressivamente scemando e l’umorismo abbia finito per assumere connotazioni grottesche. L’impressionante numero di gag (alcune delle quali quasi geniali, sciorinate a raffica) e un Villaggio mai così in forma ne fanno un classico del cinema comico italiano.

IL SECONDO TRAGICO FANTOZZI – 1976

Secondo film della serie Fantozzi. Allo sfigatissimo ragionier Ugo Fantozzi continuano a capitarne di tutti i colori. Il poverino è perfino costretto a rifare la scena più famosa de
La corazzata Potëmkin precipitando, travestito da infante, lungo una scalinata ripidissima. La regia di Luciano Salce come al solito non brilla per raffinatezza, ma il film è pieno zeppo di gag, alcune delle quali decisamente esilaranti. Gag e bizzarrie si susseguono senza freno.

Paolo Villaggio i tragici Fantozzi negli anni ottanta

FANTOZZI CONTRO TUTTI -1980

Terza puntata della serie, diretta da Paolo Villaggio in collaborazione con Neri Parenti (che sarà il regista dei successivi quattro episodi). Nella società dove da anni lavora senza sosta il ragionier Ugo Fantozzi, viene nominato Direttore Totale un maniaco dello sport. Questi obbliga tutti i dipendenti, nessuno escluso, a partecipare a una massacrante corsa ciclistica. Diretto alla meno peggio e slegato nella narrazione, ma ricco di gag divertenti.

FANTOZZI SUBISCE ANCORA – 1983

Quarto episodio della serie, il secondo diretto da Neri Parenti. La vita del ragionier Fantozzi è sempre più grigia e umiliante: dopo aver coperto i colleghi assenteisti al lavoro ed essere sopravvissuto a una disastrosa riunione di condominio, il nostro eroe scopre che Mariangela, la sua bruttissima figlia, è incinta. Di un mostro. Il film lascia poco spazio all’originalità: si tratta dei soliti lazzi, delle solite gag, dei già noti personaggi che se da un lato accontentano i fan, dall’altro lasciando indifferenti tutti gli altri. Una curiosità: la gag dell’aereo antincendio che pesca Fantozzi in mare e lo getta sulle fiamme di una foresta e straordinariamente simile a una delle sequenze iniziali di Magnolia, realizzato sedici anni più tardi da Paul Thomas Anderson.

cinema: paolo villaggio tutt i 10 tragici fantozzi le due babbuine
Le due ‘babbuine’

SUPERFANTOZZI – 1986

Quinta puntata della serie. L’ormai universale e inossidabile maschera di Fantozzi andare su e giù per i secoli, dal paradiso Terrestre al più lontano e fantascientifico futuro, in diciotto episodi. Ricco di gag, ma solo poche sono realmente divertenti. Tra gli sceneggiatori, oltre ai «veterani» Villaggio, Benvenuti e De Bernardi, si sono aggiunti Alessandro Bencivenni e Domenico Saverni.

FANTOZZI VA IN PENSIONE – 1988   

Settima puntata delle avventure del ragioniere più famoso d’Italia, ma con una punta di malinconia in più rispetto alle precedenti. Per Fantozzi, dopo anni di umiliazioni e duro lavoro, arriva l’ora di andare in pensione. L’evento si rivela fatalmente tragico. La noia prende infatti presto il sopravvento. La regia come al solito è piuttosto sciatta. Anche le trovate comiche si fanno ripetitive e spesso mancano il bersaglio. Ma per chi sa accontentarsi e per gli irriducibili fan dell’indomito ragionier Ugo il divertimento non manca.

Paolo Villaggio nei tragici Fantozzi nel ’90

FANTOZZI ALLA RISCOSSA – 1990

Settimo episodio della serie. Ormai in pensione, Fantozzi vuol dimostrare il proprio valore ai suoi ex datori di lavoro, che lo hanno sempre considerato una nullità. Dopo aver toccato da vicino il potere, torna al solito tran tran. Non certo uno dei migliori episodi della saga di Fantozzi.

cinema: paolo villaggio tutti 10 tragici fantozzi e la signorina Silvani
Ugo e la signorina Silvani

FANTOZZI IN PARADISO – 1993

Ottavo capitolo dedicato al ragionier Fantozzi, che questa volta apprende di essere malato e in fin di vita. Per alleviargli le sofferenze, la moglie si sacrifica e gli organizza un meeting d’amore con la donna dei suoi sogni (l’immancabile signorina Silvani). Fantozzi apprende, poi, che si trattava di una diagnosi sbagliata e… muore d’infarto per la felicità. Al suo arrivo nel mondo dei defunti si trova al cospetto di una divinità orientale che lo “condanna” a reincarnarsi. Pellicola inferiore ai fasti delle prime con Fantozzi come protagonista, ma sicuramente la migliore della produzione più recente.

FANTOZZI IL RITORNO – 1996

L’inossidabilmente sfigato ragionier Ugo Fantozzi viene “graziato” con una licenza a tempo indeterminato per tornare dal Paradiso in Terra. E gli capitano le solite terribili disavventure… peccato che ormai la verve non sia più (da tempo) quella degli esordi. Le situazioni infatti si susseguono stancamente, autocitandosi e annoiando.

Versione satirico alternativa delle saga fantozziana di Paolo Villaggio. In un operazione di fanta-eugenetica negativa, Fantozzi viene clonato e riportato in scena in quanto rappresentante modello della vecchia umanità professionale perfettamente zerbina. Un film stanco, che ricorda pericolosamente da vicino una sorta di “carrambata” in versione cinematografica e offre nulla di nuovo in nuove idee e gag. Sorte simile capiterà a Banfi nell’inutile sequel de L’allenatore nel pallone del 2008. Anche quest’ultimo una carrellata di markette di visi noti e poco più.

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