interviste: rete telefonica lavori in corso in Italia
Interviste

RETE TELEFONICA, LAVORI IN CORSO IN ITALIA

Storia di una privatizzazione azzardata.

La rete telefonica è una delle grandi infrastrutture in Italia e Mam-e, che si è sempre posto come un attento osservatore dei grandi fenomeni del nostro tempo che influenzano i nostri stili di vita, oggi si concentra sulla gestione della telefonia.

Correva il novembre 1997 e il governo Prodi ,con uno strano progetto, di fatto privatizzò Telecom, permettendo alla famiglia Agnelli, con lo 0,66% del capitale, di controllare Telecom, affidandola alle cure di Rossignolo.

Da li in poi tralasciamo tutta la storia, ci vorrebbero fiumi di inchiostro, ma arrivando ai giorni nostri non possiamo non notare alcune discrasie nel sistema telefonico, che non si può far finta di non vedere.

 

Per capirne di più abbiamo intervistato Sergio Scalpelli, direttore delle relazioni esterne di Fastweb.

Domanda: Dott. Scalpelli, Telecom, o altro monopolista, sarebbbe per voi un ostacolo allo sviluppo di operatori come voi?. Preferireste una rete pubblica?

Risposta:Fastweb è un operatore di telecomunicazioni infrastrutturato con una rete fissa in fibra ottica di proprietà estesa su tutto il territorio nazione e da sempre promuove la concorrenza tra operatori.

Per questo motivo crediamo che la presenza di più operatori sul mercato promuova la concorrenza e incentivi le aziende a investire sulle reti per rimanere competitive.

Dalla sua creazione nel 1999, Fastweb ha puntato infatti sull’innovazione e sulle infrastrutture di rete per garantire la massima qualità nella fornitura di servizi a banda ultralarga.

Fastweb ha sviluppato una rete nazionale in fibra ottica di 45.600 chilometri e oggi raggiunge con la tecnologia Fiber to the Home o Fiber to the Cabinet circa 7,7 milioni di abitazioni e aziende.

Entro il 2020 prevediamo di raggiungere con la rete ultrabroadband 13 milioni di famiglie, ovvero il 50% della popolazione, di cui 5 milioni con tecnologia FttH e velocità fino a 1 Gigabit e 8 milioni con tecnologia FttCab e velocità fino a 200 Megabit per secondo.

 

D: Mobile e web sino a dove sono convenienti da sviluppare come rete propria, e quando conviene lasciare al roaming o ad operatori locali?

R:“Lo sviluppo o meno di una propria rete mobile dipende dalle scelte industriali e strategiche di ciascun operatore.

Fastweb è un operatore di telecomunicazioni che ha puntato sul mercato del fisso implementando una rete fissa in fibra ottica di proprietà a livello nazionale perché la sua strategia è sempre stata quella di avere il controllo della rete in ogni suo aspetto, da quello infrastrutturale a quello gestione per l’implementazione e l’attivazione dei servizi per tutta la sua clientela.

L’infrastruttura costituisce infatti per noi un elemento strategico fondamentale da cui partire per lo sviluppo di servizi digitali di ultima generazione per famiglie e imprese alle quali, per esempio, offriamo soluzioni avanzate di Cloud Computing e di Security.

Per quanto riguarda i servizi mobili Fastweb da Gennaio di quest’anno la società ha completato il passaggio a Full Mobile Virtual Network Operator (Full MVNO) grazie a un accordo con Tim per garantire ai propri clienti una maggiore qualità, una più ampia copertura di rete con il 97% di popolazione raggiunta e un accesso ai servizi mobili di ultima generazione 4G e 4G Plus.”

Appare chiaro che il controllo della rete telefonica di  Telecom in Italia è un asset strategico per le implicazioni dello sviluppo economico in Italia, bene ha fatto in questi giorni i Ministro Calenda a mettere sotto osservazione l’operazione di Vivendi e a considerare l’opzione della Golden Share.

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