Arte: Revolutija da Chagall a Malevich da Repin a Kandinsky
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Revolutija: da Chagall a Malevich da Repin a Kandinsky dal 12 dicembre

Il MAMbo di Bologna ospiterà la mostra Revolutija “raccogliendo” i Capolavori del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo.

DAL 12 DICEMBRE 2017 AL 13 MAGGIO 2018 BOLOGNA ACCOGLIE LA MOSTRA REVOLUTIJA.

Un altro grande sodalizio di San Pietroburgo con l’Italia, questa volta con Bologna, per esporre opere da Chagall a Malevich, da Repin a Kandinsky.

Una conferma ulteriore di come gli anni della Rivoluzione di Ottobre abbia segnato profondamente anche la sfera artistica del tempo. Le Avanguardie russe sono una testimonianza viva della vessazione provata a quel tempo interpretata con il linguaggio visivo.

La mostra si concentrerà proprio sul periodo più rappresentativo per l’arte russa, dal 1910 al 1920, con il suo turbinio accelerato.

Saranno esposte al pubblico circa 70 opere che racconteranno stilisticamente gli sviluppi nell’arte di artisti come Nathan Altman, Natalia Goncharova. Kazimir Malevich, Wassily Kandinsky, Marc Chagall, Valentin Serov, Alexandr Rodchenko e molti altri.

Il grande desiderio è quello di mostrare al grande pubblico la modernità che covavano i movimenti culturali russi ai primi del ‘900. Attraversando le fasi del Primitivismo, Cubismo, Futurismo, Suprematismo, in linea cronologica con l’Espressionismo figurativo e il puro Astrattismo.

La storia raccontata da un altro punto di vista

Dichiara Evgenia Petrova, Vice Direttore del Museo di Stato Russo, «Il nostro obiettivo è mettere in luce quante e quali, e così diverse tra loro, arti nacquero in Russia.

Riportando all’attenzione non tanto della critica o degli addetti ai lavori, quanto del pubblico, artisti rimasti un po’ nell’ombra. Repin piuttosto che Petrov-Vodkin o Kustodiev, a causa dell’enorme successo avuto da altri quali Chagall, Malevich o Kandinsky che pure sono presenti in mostra. Chagall e Kandinsky nel ’22 se ne sono andati dalla Russia e quindi sono stati i primi a essere conosciuti in Europa».

Continua dicendo che «Malevich è diventato molto noto perché le sue opere sono state portate in Europa e nel 1955 sono state mostrate al Guggenheim di NY. Mentre gli altri sono rimasti in Russia e negli anni ’30 venivano considerati formalisti e non venivano mostrati neanche in patria.

La prima mostra di Petrov-Vodkin è stata fatta nel 1966 a San Pietroburgo al Museo di Stato Russo e la mostra, pronta da 6 mesi, non si è potuta aprire. Perché il potere centrale non era abituato a mostrare opere che non fossero sociorealiste così come imposto dal regime dal ’32 in poi».

MAMbo –  Museo d’Arte Moderna di Bologna: come arrivare

 

 

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