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River Phoenix – l’attore bello e dannato

Un talento promettente, stroncato però da vizi e ossessioni. River Phoenix avrebbe compiuto oggi 48 anni.

River Phoenix

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La famiglia Phoenix

Nato a Madras (Oregon) il 23 agosto 1970, River Phoenix è il fratello maggiore degli attori Rain, Joaquin, Liberty e Summer Phoenix. Il vero cognome della famiglia è Bottom, ma poi è stato cambiato in Phoenix. I genitori dei ragazzi sono due hippie, i quali, secondo River, trattavano i figli come se fossero amici anziché come una famiglia. Nel 1973, i genitori si uniscono alla setta religiosa dei Bambini di Dio come missionari, iniziando così a viaggiare per l’America Latina a bordo del loro Volkswagen Bus. Il leader spirituale della setta è, in questo periodo, David Berg, un uomo conosciuto dalle autorità statunitensi per aver abusato delle sue due figlie e per essere stato più volte indagato per favoreggiamento alla prostituzione e per rapimento.

In un’intervista per la rivista di moda maschile Details, Phoenix asserisce di aver perso la verginità all’età di quattro anni, durante il periodo trascorso dalla famiglia nelle fila dei Bambini di Dio, ma di averne poi rimosso il ricordo. Secondo poi la testimonianza di George Sluizer, regista dell’incompiuto Dark Blood, ultima pellicola dove figura Phoenix prima della sua prematura scomparsa, l’attore gli avrebbe confidato che la madre avrebbe abusato di altri giovani della setta, oltre che di lui stesso, e che cominciò a bere all’età di dieci anni per fare compagnia al padre alcolizzato.

Nel 1978 i Phoenix fanno ritorno negli Stati Uniti, abbandonando la setta. A questo punto della sua vita, River non ha mai ricevuto un’educazione scolastica, a differenza dei suoi fratelli minori.

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River Phoenix in Mosquito Coast

Il cinema

Dopo aver lavorato in diverse serie televisive, per River Phoenix arriva la possibilità di apparire sul grande schermo. Attorno al 1985, infatti, Iris Burton lo contatta per informarlo di un possibile ruolo nel film Explorers di Joe Dante. Phoenix ottiene la parte, mentre l’anno successivo viene scelto da Peter Weir per Mosquito Coast, in coppia con Harrison Ford e Helen Mirren.

Ottiene la notorietà presso un vasto pubblico grazie ai film Stand By Me – Ricordo di un’estate (1986), Nikita – Spie senza volto (1988) e Vivere in fuga (1988), che gli vale a soli diciannove anni una nomination all’Oscar come miglior attore protagonista. Memorabile anche la sua interpretazione in Indiana Jones e l’ultima crociata (1989). Successivamente si dedica a ruoli più complessi e “adulti” in film come Belli e dannati, per il quale vince la Coppa Volpi come migliore attore e un Independent Spirit AwardDogfight – Una storia d’amoreSilent Tongue, Quella cosa chiamata amore e Dark Blood.

La musica

Il cinema, tuttavia, non è l’unico campo verso cui River Phoenix sembra essere portato. Nel 1986, infatti, registra la canzone Heart to Get, per i titoli di coda di Le ragazze di Jimmy (1986). La 20th Century Fox la taglia dal film dopo la completazione, ma il regista William Richert la rimette qualche anno più tardi nella sua versione director’s cut in VHS. Nel 1987 River incontra Chris Blackwell della Island Records e con gli amici Josh McKay e Josh Greenbaum forma la sua punk band chiamata Aleka’s Atticdi cui faceva parte anche la sorella Rain.

Nel 1991 il gruppo scrive il brano Too Many Colors, che è stato prestato alla colonna sonora di Belli e dannati, film in cui River ha un ruolo da protagonista. Compone anche Curi Curi per l’album TXAI di Milton Nascimento. Stringe inoltre una profonda amicizia con i Red Hot Chili Peppers. La band di Phoenix ha in programma un disco di debutto, ma qualcosa di tragico tra per accadere.

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Keanu Reeves e River Phoenix in Belli e dannati

La notte di Halloween del 1993

Nella notte di Halloween del 1993, River Phoenix ha appuntamento con la fidanzata Samantha Mathis, l’amico Dick Rude, sua sorella Rain e suo fratello Joaquin nella suite numero 328 del Hotel Nikko, a West Hollywood. Una volta raggiunti da alcuni amici, il gruppo inizia a fare largo uso di cocaina, marijuana e qualche bottiglia di champagne Moët. Ciò avviene prima di recarsi al Viper Room, un club in parte di proprietà di Johnny Depp.

Depp è presente quella sera nel locale, così come il fratello Joaquin, la sorella Rain, la fidanzata Samantha Mathis, il bassista e l’ex-chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, Flea e John Frusciante. Ci sono anche il cantante dei Butthole Surfers Gibby Haynes, quello degli Stone Sour Corey Taylor e gli attori Christina Applegate e Leonardo DiCaprio, tutti amici di Phoenix da tempo. Molti dei presenti (tra cui lo stesso Joaquin) dichiareranno in seguito che l’attore si stava comportando in modo molto strano, iperattivo, fin dal suo arrivo al club.

La tragica morte

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River e Rain Phoenix

Dopo aver parlato con Flea e John Frusciante, Phoenix si apparta con alcuni spacciatori in bagno. Uno di questi dà all’attore una linea di una potente eroina chiamata Persian Brown, cioèuna particolare variante della droga tagliata con crystal meth. Phoenix torna nella sala principale in pessime condizioni e sviene, per poi riprendersi e chiedere di essere portato fuori a prendere un po’ d’aria.

Appena la Mathis e Joaquin accompagnano fuori River, verso l’una di notte circa, l’attore collassa a terra sbattendo la faccia sul pavimento, vittima della prima delle cinque crisi epilettiche che lo colpiscono. Sua sorella Rain e Flea si precipitano fuori non appena la notizia comincia a filtrare all’interno del club. Nessuno dei presenti, sapendo che sono coinvolte droghe, inizialmente chiama il pronto intervento. Viene anzi detto ai buttafuori che si tratta solo di un malessere passeggero, mentre Rain cerca di praticare la respirazione bocca a bocca al fratello. E i soccorsi, purtroppo, non arrivano in tempo. Quando un’ambulanza giunge sul posto, River è già morto sul marciapiede in Sunset Boulevard. Precisamente, sotto il tendone all’ingresso del Viper Room.

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