RUDYARD KIPLING
Letteratura

Rudyard Kipling, 85 anni dalla morte dell’autore de “Il libro della giungla” 18 gennaio 1936

A 85 anni dalla scomparsa di Rudyard Kipling, autore di opere di successo come: Il libro della giungla, Capitani coraggiosi, Il fardello dell’uomo bianco

Ricorre oggi, 18 gennaio, l’anniversario della morte di Rudyard Kipling, l’autore di opere celebri come: Il libro della giungla (Premio Nobel per la Letteratura nel 1907), Capitani coraggiosi, Se e Il fardello dell’uomo bianco. Lo scrittore britannico è tra i più giovani di sempre a ottenere il Premio Nobel per la Letteratura. Nel 1907 ha appena 41 anni.

Rudyard Kipling – Come nasce Il libro della giungla?

Rudyard Kipling nasce a Bombay in India e vive in India la sua infanzia prima di iniziare a viaggiare in Cina, Giappone, Birmania e Stati Uniti per poi stabilirsi definitivamente a Londra dove perde la vita per un emorragia celebrale nel 1936.

Nel 1871, quando ha appena sei anni, viene mandato in Inghilterra a Southsea dai parenti della famiglia per frequentare la scuola primaria. Sia per l’educazione severa della famiglia Halloway sia per la mancanza dei genitori vive un’esperienza sofferta e infelice.

Sette anni dopo, nel 1878, viene ammesso allo United Service College, una scuola per economica per i figli degli ufficiali britannici. Qui incontra Florence Garrard, di cui si innamora e a cui si ispirò la creazione del personaggio di Maisie nel suo primo romanzo The Light that Failed pubblicato poi nel 1891.

Il libro della giungla

Tre anni dopo, nel 1894 pubblica il primo dei due libri della giungla, una raccolta di storie che narra le vicende di Mowgli, il cucciolo d’uomo, che viene allevato nella giungla da un branco di lupi.

Il primo libro della giungla è composto da 7 racconti. Il secondo, pubblicato nel 1895 da 8. Ogni racconto è seguito da una breve poesia che funge da collegamento tematico al successivo. La trama principale si sviluppa attorno al personaggio di Mowgli. Nel corso della storia, il cucciolo d’uomo dovrà superare una serie di prove che lo faranno crescere con l’aiuto dell’orso Baloo e della pantera Bagheera.

Il cucciolo d’uomo

L’autore britannico propone una visione dell’idea di essere umano in versione animale utilizzando quest’ultimo come contenitore di attributi tipicamente riconducibili alla natura dell’uomo.

Ad esempio, attraverso il personaggio di Shere Khan, la tigre del Bengala antagonista di Mowgli, vengono messe in mostra le caratteristiche della crudeltà e dell’egoismo. Anche le tematiche trattate risentono del contesto sociale umano. Ad esempio, le regole che governano la civiltà umana sono le leggi della giungla nell’opera.

In dissonanza rispetto al contesto caotico che fa da sfondo all’opera, Kipling inserisce la tematiche come quella dell’obbedienza, del rispetto per l’autorità, della consapevolezza del proprio ruolo all’interno della società. Lo stesso episodio dell’abbandono della giungla da parte di Mowgli si fa metafora del processo di crescita che porta un essere umana dall’infanzia all’età adulta.

Al cinema

Il libro della giungla diventa per la prima volta film nel 1942, e si ripete nel ‘94 e nel ‘98 con due remake. Nel 1967 e nel 2003 in versione cartone animato con Walt Disney. Infine le versioni più recenti in live-action nel 2016 e nel 2018 su Netflix.


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