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Santarcangelo riparte da Santarcangelo

Il festival, dimezzato in seguito alle dimissioni del direttore, propone le novità di Fanny & Alexander, Teatrino Clandestino e Motus. Cominciano anche la rassegna Il grande fiume fra Cremona e Parma e, a Milano, Da vicino nessuno è normale

Da venerdì 11, come avviene puntualmente da trentotto anni a questa parte, torna il festival di Santarcangelo, nel bene e nel male un imprescindibile appuntamento dell’estate teatrale italiana. L’edizione di quest’anno è per molti aspetti particolare, con un programma praticamente dimezzato in seguito alle dimissioni del direttore artistico, Olivier Bouin: ma il momento di difficoltà potrebbe anche trasformarsi in un’utile occasione per ripensare complessivamente i criteri e le finalità della rassegna.

Venute a mancare le proposte straniere, il punto di forza di Santarcangelo 2008 sono i gruppi più rappresentativi di quella che ormai sta ormai diventando la nostra "generazione di mezzo", ovvero Fanny & Alexander, Teatrino Clandestino e i Motus: i primi proseguono il loro progetto di ricerca sul Mago di Oz col recente Kansas (11 e 12) e col nuovo Emerald City(11-15). Il secondo presenta in "prima" nazionale Candide ovvero il bastardo, da Voltaire (16-18). I Motus debuttano con X (ics) Racconti crudeli della giovinezza, capitolo centrale di una trilogia sugli adolescenti delle periferie urbane (17 e 18).

Fuori dai grandi circuiti nazionali, sono da segnalare alcuni titoli interessanti presenti nella rassegna Il Grande Fiume, che Luigi Ronda organizza intorno agli argini del Po, fra le province di Cremona e Parma: venerdì 11 a Monticelli d’Ongina e sabato 12 a Roccabianca è prevista una mini-personale dell’estroso Daniele Timpano, rispettivamente con Dux in scatola ed EcceRobot!. Lunedì 14 a Villanova d’Arda si può vedere Ilmercante di Venezia nella messinscena scarnificata di Massimiliano Civica.

Martedì 15, nell’unica enclave milanese che anche in questo periodo offra occasioni di teatro, cioè l’ex-ospedale Paolo Pini, che fra i suoi alberi secolari e nelle sue palazzine accoglie la rassegna Da vicino nessuno è normale, va in scena una proposta che si preannuncia singolare: Giuseppe Battiston, corpulento vincitore del premio come miglior attore all’ultima Festa del Cinema di Roma per La giusta distanza di Carlo Mazzacurati, si cala idealmente negli impegnativi panni di Orson Welles.

Nello spettacolo diretto da Michele De Vita Conti, che con Battiston è anche autore del copione, il geniale creatore di Citizen Kane viene insolitamente sorpreso davanti ai fornelli, dove è intento a preparare una ricetta alquanto elaborata, destinata forse a rimanere – come diversi suoi film – fatalmente incompiuta. Mentre armeggia metaforicamente con gli attrezzi da cucina, Welles-Battiston si abbandona a una serie di aneddoti personali e di riflessioni sulla vita e sull’arte.

Www: Santarcangelo Festival
Www: Da vicino nessuno è normale

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