Scamarcio
Spettacolo,  Cinema

Scamarcio antieroe a Cannes con Pericle il nero 16

Scamarcio interpreta lo spietato Pericle Scalzone: assassino al soldo della camorra alla ricerca della riscossa esistenziale.

Continua la ricerca dell’attore pugliese, tra l’Italia e Hollywood. Alcuni delle sue interpretazioni più recenti sono servite ad allontanarlo sempre più dallo stereotipo del sex symbol per teenager di Tre metri sopra il cielo, ruolo che gli diede la fama dieci anni fa.

Negli ultimi anni Scamarcio ha scelto di rappresentare personaggi tormentati, brutali e marginali:

il gangster in Third Person, il mafioso in John Wick 2 (film in prossima uscita), lo scrittore angosciato in Un ragazzo d’oro. Non è inoltre un caso che l’attore italiano sia stato scelto da Abel Ferrara – il regista per eccellenza del peccato e della redenzione in scenari di eccesso – come coprotagonista nel suo biopic dedicato a Pasolini.

Il colore della sua carriera è così mutato, gradatamente ma inesorabilmente, dal rosa al “noir”.

Pericle il nero, che concorrerà al Festival di Cannes nella sezione Un certain regard – tratto dall’omonimo romanzo di Achille Ferradini, edito da Adelphi –  narra la storia di un emissario di un boss camorristico, il cui compito è quello di punire chi non salda i conti. I suoi metodi sono crudeli e disumani, ma accadrà qualcosa che romperà la sua storia in due e che costringerà Pericle alla fuga.

Due tra i principali fattori di originalità di questo film: la fisicità del protagonista e l’ambientazione.

La fisicità: Pericle si presenta come un samurai della suburbia: codino, flaccida nudità e minacciosa austerità. La metamorfosi di Scamarcio in questo film è affascinante e ben rappresenta lo stato di corruzione psicologica del personaggio: il viso è opaco e scavato, una figura demonica parente stretta dei ritratti lunari di Leon Spillaert.

L’ambientazione: il Belgio, la nazione dei fratelli Dardenne – produttori del film con lo stesso Scamarcio, Valeria Golino e Viola Sestrieri. Un luogo silenzioso e anonimo, che però reprime spazi di ribellione che possono trovare sfogo (si pensi ai recenti tragici eventi terroristici dello scorso marzo).

Alcune sue città – nella loro bellezza da cartolina – sono set adatti, per contrasto, ad ospitare storie dinamiche ed esplosive, come bene si vede nel film In Bruges: storia per molti versi assimilabile a quella di Pericle il Nero per temi comuni e struttura narrativa: l’iniziale ritratto del killer spietato, l’evento irreparabile, la fuga, la chance romantica.

Molti dei motivi di interesse presenti in Pericle il Nero sono gli stessi che stanno donando originalità alla carriera di Scamarcio, uno dei pochi giovani attori italiani – tra i quali Elio Germano, Filippo Timi, Alba Rohrwacher – in grado di osare.

Il film, diretto da Stefano Mordini, è in uscita il prossimo 12 maggio nelle sale italiane.

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