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Seduttore e disinvolto

Ecco come si presenta l’uomo del prossimo inverno alle sfilate milanesi: con il lusso di uno smoking da portare con i jeans come vuole Cavalli o con la giacca rossa di velluto di Valentino. O, ancora, con gli abiti armatura di Cerruti L’uomo del prossimo inverno è un nuovo seduttore eclettico. Vanesio al punto giusto, passa con disinvoltura dall’abito formale allo sportwear più raffinato, senza rinunciare a un tocco di fantasia, vuoi nella T-shirt, vuoi negli accessori, vuoi in un flash di colore acceso. Qualche esempio? La T- shirt di Prada con un robot naif fatto di un patchwork di tessuti, la scarpa inglese di Valentino in mix di camoscio e vernice, la cintura di Cavalli con un onnipresente cerchio color avorio come chiusura, la pennellata d’arancio nella sera di Alessandro dell’Acqua. Per il resto poco spazio all’eccentricità e alle stranezze, piuttosto una voglia di sobrietà e facilità d’uso che riedita i completi formali, rinnovati però in tessuti e dettagli.
Da Cerruti per esempio il nuovo cavaliere rinascimentale ispirato a Giovanni delle Bande Nere (leggendario capitano di ventura del 1500, protagonista de Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi) scandisce il suo guardaroba con inserti di pelle invecchiata che rievocano le armature: parastinchi, coprigomiti, ginocchiere fino ad arrivare a un mix tra un cavaliere moderno e un centauro contemporaneo. Che la sera non rinuncia però al classicissimo smoking, sempre più in voga su ogni pedana. Da Cavalli è addirittura con giacca denim, panciotto in velluto nero, camicia candida con ruche e pantaloni neri, o viceversa: jeans e giacca in velluto e raso, come da tradizione. Da Valentino la giacca da sera è audacemente in velluto rosso lacca, simbolo della maison. E il velluto è il leit motiv della collezione, declinato in abiti millerighe nei colori castagna, brown, avio persino il giubbotto di pelliccia in visone rasato ha l’aspetto rigato, in toni sfumati. E ancora velvet nella giovane linea Red che predilige il rosa antico in mischia con il marrone. Il tutto per una vita cittadina che non si confa proprio all’uomo Cavalli. Un tipo che ama stare sotto i riflettori, che cambia look secondo la città in cui si trova, che ama eccedere. Persino la tuta da sci la vuole in cuoio naturale in pendant con il copri sci in montone rovesciato. Il paltò di montone sarà invece bianco ghiaccio o celeste, sopra il grosso maglione a disegni jacquard.
Totalmente all’opposto il giovane romantico immaginato da Antonio Marras: ama la natura, odia la caccia e trasforma tutti gli elementi che la caratterizzano a suo uso e consumo. Il fucile è di cartone e si porta a tracolla come una chitarra, e gli uccellini sono i decori della camicia. Gli abiti in tweed e i pantaloni ampi nei colori del bosco assomigliano a quelli dei cacciatori nelle fogge, ma vengono usati per uso innocuo e poetico nel totale rispetto degli esseri viventi, per un ritrovato contatto con la natura.Così come un ricercatore e sognatore era Bruce Chatwin, un uomo che ha fatto dell’esplorazione geografica e spirituale il suo ideale di vita. A lui è dedicata la nuovissima giacca di Fay: ultraleggera, ma resistente, versatile, comoda e calda. Declinata in cordura tecnica di cotone per l’uso più sportivo, ma anche in gabardine gommato e lana ad alta tecnicità. Di linea asciutta e con cinghie stringivita è disponibile nei classici tabacco, blu, nero , ma anche bordeaux, verde e bianco latte. (13 gennaio 2004)
Nella foto, un modello di giacca di Fay, dedicata a Bruce Chatwin, presentato alle sfilate milanesi con le anticipazioni dlela moda uomo dell’autunno-inverno 2004-2005

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