Musica,  Spettacolo

SPRINGSTEEN COMPIE 67 ANNI E LI FESTEGGIA CON IL NUOVO ALBUM ‘CHAPTER AND VERSE’

Da oggi disponibile ‘Chapter and Verse’ di Bruce Springsteen: il nuovo album esce in occasione del compleanno del rocker americano

Esce oggi l’atteso nuovo album di Springsteen, che fa crescere l’attesa per l’uscita dell’autobiografia ‘Born to Run’, disponibile a partire da martedì prossimo. Un ottimo modo per festeggiare i 67 anni del Boss, che sigillano la chiusura di una stagione formidabile contraddistinta dal trionfale ‘The River Tour‘ di quest’estate. ‘Chapter and Verse‘  – un titolo che già prefigura una speciale connessione con i capitoli del libro, nominati come gli album più celebri del Boss – è composto da 18 tracce, di cui 5 inedite, scritte dall’artista nei primi anni della sua carriera, il periodo della sua gemmazione: canzoni che per essere risollevate dalle polveri del passato e dignitosamente editate hanno richiesto il lavoro paziente e certosino dell’ingegnere del suono, specialmente per il singolo “Baby I“, composto nel 1966. Gli altri quattro brani inediti sono: “You Can’t Judge a Book by the Cover” – cover di Willie Dixon, “He’s Guilty (The Judge Song)“, “He’s guilty“, “Ballad of Jesse James” e l’acustico “Henry boy“. Cinque perle per grandi fans e non solo, testimonianza dell’acerbo ma già straordinario talento del Boss. Un viaggio acustico nell’adolescenza che non solo illustra filologicamente il passato dell’artista, ma illumina la strada che avrebbe percorso per i successivi cinquant’anni di carriera.

Il resto dell’album contiene i brani di maggiore successo di Springsteen, creando un ideale compendio. Tra tutti, “Born in the U.S.A.” la canzone forse più nota e più odiata dai fans, per le strumentalizzazioni politiche di cui è stata vittima, “Brilliant Disguise” altro pezzo simbolo del canzoniere del Boss, che racconta le insicurezze e paure dell’uomo medio americano. ‘Chapter and Verse‘ è il ritratto di una carriera ma presenta fotogrammi di alcuni snodi cruciali della storia degli Stati Uniti: si pensi a pezzi come “The Ghost of Tom Joad” e “The Rising” – scritti dopo l’11 settembre e illuminati dallo sguardo penetrante di un musicista pronto ad affrontare le sabbie mobili dell’attualità con la forza quanto mai tangibile della sua poesia.

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