Steer, Philip Wilson
Steer, Philip Wilson. Pittore inglese (di paesaggi e, occasionalmente, di ritratti e di figure), figlio di un eccellente ritrattista, Philip Steer (1810-1871). Con Sickert (suo amico e contemporaneo), Steer era leader degli artisti progressisti britannici della sua generazione, che si ispiravano agli artisti francesi. Si era formato a Parigi nel 1882-84, prima alla Académie Julian e poi alla École des Beaux-Arts, ed era poi ritornato in Francia diverse volte. Con altri ammiratori della pittura francese aveva fondato il New English Art Club nel 1886, con il quale aveva esposto regolarmente.
Nel 1892 il romanziere anglo-irlandese George Moore scrisse: “È chiaro che il signor Steer occupa un posto di rilievo in quello che è considerato il movimento moderno”; in quegli anni infatti Steer era all’apice della carriera e dipingeva scene di spiaggia e marine, considerate non solo come le sue opere più belle ma come le migliori opere *impressioniste dipinte da un inglese. Sono in effetti eccezionali per l’incredibile freschezza e la raffinata manipolazione della luce e, a differenza dei dipinti di Sickert, sono prive di ogni contenuto sociale o letterario.
Alcuni rappresentano case al mare di Walberswick nel Suffolk, dove Steer aveva amici e soggiornava spesso.
Dopo il 1895 le opere di Steer divennero più convenzionali e più vicine alla tradizione inglese di Gainsborough (specialmente nei ritratti), Turner e Constable. Negli anni Venti si rivolse sempre più all’acquarello. Dal 1893 al 1930 insegnò alla Slade School e nel 1931 gli venne assegnato l’Order of Merit.
La sua vista cominciò a peggiorare nel 1935 e nel 1940 smise di dipingere. Di carattere era buono, modesto, molto divertente e ispirava rispetto in chiunque lo conoscesse. Era uno scapolo impenitente e un ipocondriaco che portava all’eccesso, molto spesso fino al comico, le sue preoccupazioni in fatto di salute: in casa “si metteva il cappello per andare dal piano di sopra al piano di sotto, a causa della differenza di temperatura tra un piano e l’altro” (Bruce Laughton, Philip Wilson Steer, 1971).
Nascita: Birkenhead 1860; Morte: Londra 1942
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