SURFARE AD ARTE
Se si pensa al surf l’ultimo accostamento che viene in mente è con Le Jardin des Délices di Hieronymus Bosch. Databile fra il 1480-1490 circa, è ritenuto il capolavoro e l’opera più ambiziosa dell’artista olandese. Vivida l’immaginazione espositiva, racchiude una serie di significati simbolici, fra scene bibliche e descrizioni della storia dell’umanità attraverso la dottrina cristiana medievale. Il trittico originale, conservato al Museo del Prado di Madrid, è (adesso) anche una tavola per cavalcare sulle onde.
L’idea è dello studio di design francese Boom-Art che in collaborazione con l’azienda UWL ha dato vita alla 504, una collezione in edizione limitata, neanche troppo economica (dai 5000 euro circa ai 1800), i cui pezzi sono numerati, dotati di certificato di fabbricazione, custodia per il trasporto e ganci (nel caso) per esporre l’opera d’arte. Si va da Il bacio di Gustav Klimt ai fiori del pittore olandese Jan Davidsz de Heem (1606-1684) e quelli di Jan Van Huysum (1682-1749), fino al trittico cinquecentesco della Dama con Unicorno e alle opere del francese François Boucher (1703-1770).
Opere che staccate dai muri dei musei sono pronte a mostrarsi in acqua e per strada. Già, perché la collezione si completa con gli skate, decisamente più abbordabili nel prezzo (250 euro circa).
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