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Tangenti anche a Sanremo?

Sanremo, 13 giugno 2003 – Fino a 50mila euro per partecipare al Festival di Sanremo. Questa, secondo gli inquirenti, la tangente richiesta ad alcuni concorrenti del concorso indetto dall’ Accademia della Canzone per potersi classificare ai primi quattro posti della rassegna e accedere quindi alla ben più prestigiosa ribalta del Teatro Ariston. Angelo Esposito, patron dell’Accademia, sua moglie Lola Marini e il referente lombardo dell’istituzione, la cui identità non è ancora nota, sono finiti in carcere a conclusione di un’inchiesta della Procura della Repubblica. I principali reati contestati ai tre sono la corruzione e l’abuso d’ufficio e riguardano anche l’aggiudicazione da parte della società Publimod, di proprietà dello stesso Esposito, dell’appalto indetto dal comune di Sanremo per l’organizzazione della manifestazione canora. Le indagini riguardano anche un’altra gara di appalto indetta dal comune di Sanremo: quella per la costruzione del Teatro del Mare, anch’essa vinta dalla Publimod. Secondo gli inquirenti esisteva un vero e proprio listino prezzi per i giovani cantanti provenienti dalle selezioni regionali che volevano essere sicuri di accedere alle eliminatorie finali dell’Accademia della Canzone e partecipare al Festival di Sanremo.

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