cinema: clima 5 film catastrofici che trump dovrebbe vedere
Cinema,  Spettacolo

Trump, clima: 5 film catastrofici che il presidente dovrebbe vedere

La scelta di ritirarsi dai patti sul clima porta Donald Trump ad essere il politico occidentale più incosciente degli ultimi anni. Ecco i film che gli consiglieremmo di vedere per cambiare idea.

Ormai è quasi ufficiale: Donald Trump ha deciso di rompere l’accordo di Parigi relativo alle contromisure da adottare per l’abbassamento delle emissioni serra.

Alcuni analisti ritengono che la scelta sia più propagandistica che effettiva: Trump dovrebbe infatti uscire dalla convenzione Onu per il cambiamento climatico. Il neo-presidente avrebbe insomma le mani legate dalle scelte dei suoi predecessori, in primis Obama. Altri ritengono la scelta come disastrosa e dai sicuri effetti nefasti per il prossimo futuro.

Nel dubbio abbiamo provato a immaginare di consigliare a Donald Trump cinque film apocalittici e post-apocalittici (non troppo difficili) relativi alle possibili conseguenze di un disastro climatico. dovuto all’incuria degli uomini di potere attraverso cinque recensioni tratte dal Dizionario del Cinema di Mam-e.

The Day After Tomorrow – L’alba del giorno dopo (2004)

Quaid prova a convincere i suoi superiori a Washington (incluso un sosia di Dick Cheney) che i meteorologi sono nel giusto e che sta per verificarsi — a causa dell’effetto serra — una catastrofe su scala mondiale, con tutto il corollario di onde anomale, tornado, spostamenti dei ghiacci, ecc. Alla fine dovrà aprirsi la strada in una Manhattan alluvionata per salvare suo figlio (Gyllenhaal). I personaggi sono piacevoli, i dialoghi non stupidi e gli effetti spettacolari: in altre parole, un sano film catastrofico secondo la vecchia ricetta. Super 35.

…e la Terra prese fuoco (1961)

Intelligente e coinvolgente pellicola di fantascienza sul caos che si diffonde quando un’esplosione atomica modifica l’orbita della Terra, portandola sempre più vicina al sole. Judd è il giornalista che per primo scopre ciò che sta succedendo con l’aiuto della Munro, con la quale avrà una relazione. Comparsata di Michael Caine: è un vigile che dirige il traffico!

Mad Max oltre la sfera del tuono (1985)

Terzo e conclusivo capitolo della serie Mad Max (che in Italia per i primi due episodi è stata inspiegabilmente chiamata Interceptor ). In un apocalittico futuro, l’avventuriero Mad Max (Mel Gibson) si pone alla testa di un esercito di bambini per fronteggiare la malvagia regina di Baster Town (Tina Turner). Inevitabilmente affiora un senso di deja-vu, anche se il talento visivo di George Miller, qui ancora più magniloquente rispetto alle puntate precedenti, ha ancora una volta modo di sbizzarrirsi con una numerose serie d’invenzioni.
La cantante Tina Turner era già apparsa sul grande schermo nel 1975 in Tommy , la versione cinematografica della rock opera degli Who realizzata da Ken Russell.

Snowpiercer (2013)

Una catastrofe ecologica trasforma il mondo in una gigantesca distesa di ghiaccio.  La nuova era glaciale appena giunta sterminerà gran parte della popolazione umana. I pochi sopravvissuti vivono all’interno di un treno sempre in moto, divisi in vagoni che rappresentano le differenti classi sociali. In tesata al treno i più fortunati, in fondo i più poveri. Efficace metafora della società capitalistica basata sul classismo, il film ha un ottimo ritmo, tra Hollywood e cinema d’azione coreano, che ha dalla sua un apparato visivo straordinario.

Una scomoda verità (2006)

In seguito alla bruciante sconfitta – per una manciata di voti – contro George W. Bush alle presidenziali americane del 2000, l’ex vicepresidente dell’era Clinton, Al Gore, è tornato a impegnarsi attivamente su temi ambientalisti, girando il mondo e tenendo conferenze su cause e pericoli dell’effetto serra. Nel documentario, presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2006, il politico di fede democratica spiega con un linguaggio alla portata di tutti le ragioni del surriscaldamento globale e i rischi ai quali è esposto l’intero pianeta, intrecciando nel discorso ricordi e filmati personali. Il film è stato presentato al Sundance Festival e a Cannes 2006.

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