Benigni Dieci Comandamenti
Spettacolo

Tutti contro Benigni: le ultime reazioni all’intervista del comico

Le recenti dichiarazioni di Roberto Benigni sul suo “sì” al referendum costituzionale di ottobre hanno scatenato un ginepraio di commenti sui quotidiani e sui social

«Ho dato una risposta frettolosa, dicendo che se c’è da difendere la Costituzione, col cuore mi viene da scegliere il “no”. Ma con la mente scelgo il “sì”. E anche se capisco profondamente e rispetto le ragioni di coloro che scelgono il “no”, voterò “sì”».

L’intervista rilasciata da Roberto Benigni a Ezio Mauro

su Repubblica ha provocato un’infinita ridda di di polemiche e reazioni da parte dell’opinione pubblica: perlopiù attonite, sarcastiche ed aspre.

Dario Fo, vecchio estimatore del comico toscano, in un’intervista rilasciata ad “Huffington Post” ha espresso sul fatto un’opinione chiara e definitiva, dichiarandosi sconvolto e terribilmente stupito: Benigni avrebbe rinnegato, a parere del premio Nobel, ciò in cui ha sempre creduto, piegandosi alle lusinghe e alle logiche del potere: un “commercio” del dare e avere che tornerà a suo vantaggio ma che corrisponde alla svendita del proprio senso critico.

Il giornalista Oliviero Beha scrive invece sul suo sito internet: “Caro Roberto, tu, quello che faceva il monologo del “Cioni Mario” quarant’anni fa senza occhiali per non emozionarsi davanti al pubblico, davvero ci stai prendendo per il sedere“. In linea con Beha il commento di Massimiliano Parente su “Il Giornale” di oggi: lo scrittore, abitualmente critico nei confronti del comico toscano e delle sue apparizioni in tv, ha commentato: “a essere maligni si potrebbe pensare altro che patto del Nazareno, chissà che patto tra Benigni e Renzi, il patto del paraculo, il patto di Pinocchio.

Più risentita e sofferta l’opinione di un altro scrittore, Christian Raimo, sulla sua pagina Facebook: “La cosa più triste dei comici che si trasformano in maestrini politici è quando fanno delle battute puerili per non prendersi la responsabilità di dire delle cose ragionate e schierate e usano argomentazioni semplicistiche quando vogliono spiegare la loro prospettiva ideale.”

Anche su Twitter prevale il disorientamento e lo scoramento: ecco i pensieri del giornalista del “Il fatto quotidiano” Matteo Scanzi e quello di Alfredo d’Attorre, politico aderente a  Sinistra Italiana:

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Intanto “La più bella del mondo“, trasmissione del 2012 dedicata alla Costituzione, è andata in onda ieri sera su Rai Uno, aggiudicandosi il primo posto tra i programmi più seguiti. Nell’anteprima (non in replica) Benigni ha dichiarato: “Niente è intoccabile […] certo che è un paradiso la Costituzione, ma un paradiso da cui non si può uscire diventa un inferno: quindi si muove, respira, si può fare tutto però bisogna farlo nel migliore dei modi”.

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