Arte

Una scultura che fa scandalo a Milano, ma questa volta non è Cattelan

Sesso e potere, sono questi i temi dell’opera che sta scandalizzando Milano. Si intitola “Ages of Smoke” e mette in fila un orso, alcune colonne di stili diversi e un fallo gigante, tutto di legno.
L’artista si chiama Peter Regli e la sua mostra è ospitata all’Istituto Svizzero di Milano, una delle tappe del suo progetto Reality Hacking (RH) che per l’occasione diventa RH NO 313, 2014.
Scopo del progetto è quello di compiere una ricerca sull’architettura, con uno sguardo critico sul tema della tradizione classica occidentale. Non è nuova la lettura dell’architettura che si sviluppa in verticale come tentativo di affermare il fallocentrismo. E quindi, con un linguaggio schietto e comprensibile a tutti, Regli affianca diversi simboli del machismo di cui è intrisa la società occidentale. La sua attitudine è quella di un hacker, come suggerisce il nome del suo progetto, e le incursioni che compie nella realtà servono proprio a scardinare l’ordine precostituito.
Ma l’immagine di un fallo fa sempre scalpore e in molti hanno già paragonato l’opera di Regli al dito medio di Cattelan posizionato di fronte alla Borsa a Milano. Quello che hanno in comune le due opere sta principalmente nel ruolo dell’artista: riesce a farci notare dettagli della vita quotidiana o della nostra società che diamo per scontati riportandoci, al prezzo di una risata o di uno scandalo, a riflettere su particolari che normalmente ci scivolano addosso.

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