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USA 2020: Biden eletto ma Trump rifiuta la sconfitta – Ecco cosa succederà nei prossimi mesi

USA 2020: Biden eletto presidente ma Trump rifiuta la sconfitta – Ecco cosa succederà da qui ai prossimi mesi

USA 2020 – ecco cosa succederà nei prossimi mesi

Il candidato democratico Joe Biden è stato eletto dagli americani come prossimo Presidente degli Stati Uniti. Donald Trump ha dunque perso le elezioni e non potrà governare per altri quattro anni di mandato. Cosa succederà dunque nei prossimi mesi?

Ecco una serie di date, quelle che costituiranno le varie tappe fino all’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca.

  • 8 dicembre 2020: è la data di scadenza in cui gli stati possono certificare il risultato sulla base dei loro voti. Se questa certificazione non avviene, il Congresso può intervenire. Inoltre, entro questa data si dovranno risolvere le eventuali dispute e controversie.
  • 14 dicembre 2020: si riuniscono tutti i 538 grandi elettori del Paese all’interno del collegio elettorale per eleggere formalmente Biden. Raramente succede che ci siano degli “elettori infedeli” che non rispettano il risultato dei loro voti.
  • 3 gennaio 2021: si insedia il nuovo Congresso. La Camera a maggioranza democratica e il Senato a maggioranza repubblicana.
  • 6 gennaio 2021: Mike Pence, il vicepresidente ancora in carica, presiede ad una seduta del Senato, dove viene certificato il voto dei grandi elettori, dichiarato stato per stato.
  • 20 gennaio 2021: avviene la cerimonia di insediamento del nuovo Presidente Joe Biden nel cosiddetto Inauguration Day. Egli giurerà alla presenza del giudice a capo della Corte Suprema e comincerà così il suo mandato.

Da ora fino al 20 gennaio, dunque, comincia un periodo di transizione, dove si realizza un processo di trasferimento dei poteri dal presidente uscente a quello eletto. È un periodo regolato da una serie di norme che prevedono la collaborazione tra Donald Trump e Joe Biden. Non è detto però che il primo sia disposto a collaborare.

usa 2020 prossimi mesi Donald Trump e Joe Biden.

USA 2020: cosa succede nei prossimi mesi se Trump rifiuta la sconfitta

A differenza dei suoi predecessori, Trump non ha voluto ancora riconoscere la propria sconfitta alle elezioni. Egli nel corso di questi giorni ha continuato a ribadire una serie di affermazioni false e fuorvianti, accusando Biden e i Democratici di aver truccato i voti senza mai fornire alcuna prova.

Anzi, Trump ha l’intenzione di cominciare da oggi, lunedì 9 novembre, una battaglia legale “per garantire che le leggi elettorali siano osservate e venga insediato il vero vincitore”. «Le elezioni non sono ancora finite. Sappiamo tutti perché Biden ha fretta di proclamarsi vincitore e i suoi media alleati lo stanno aiutando: non vogliono che emerga la verità. Quest’elezione è tutt’altro che chiusa» ha affermato il tycoon.

Non è semplice prevedere cosa succederà da oggi in poi, ma sembra proprio che nelle prossime settimane non avverrà il tradizionale incontro tra i due presidenti. È abbastanza chiaro che, come affermano i media americani, il processo di transizione questa volta non sarà facile come in passato. Trump non ha l’obbligo di ammettere la sua sconfitta, ma di solito si tratta di un momento significativo per il pacifico passaggio del potere.

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Donald Trump.

Non tutti sostengono i ricorsi di Trump

Alcuni leader repubblicani come Chris Christie, ex governatore del New Jersey, in diretta tv hanno scoraggiato Trump ad imbattersi in lunghe ed inutili battaglie legali. Altri, invece, continuano a sostenerlo e difenderlo.

Alcuni dei suoi famigliari, tra cui Jared Kushner, marito della figlia Ivanka e suo collaboratore, sembra che stiano cercando di convincerlo a riconoscere la sconfitta.

In generale, pochi si aspettano che i ricorsi per contestare il voto possano risultare utili a Trump. Infatti, la sua amministrazione ha in realtà già avviato il percorso che porta al passaggio di consegne con lo staff di Joe Biden. Vi è già anche il responsabile della transizione, Chris Liddell, funzionario della Casa Bianca.

Trump nei prossimi due mesi potrebbe anche decidere di sabotare il processo di transizione e mettere in atto delle vendette. Ma la sua libertà di azione sarà di molto ridotta, poiché il Congresso è al momento in attesa che si insedi quello nuovo a gennaio.

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Editor: Susanna Bosio

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