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Vasco Rossi, ecco come sarà il concerto

La scaletta e il palco del tour È partito mercoledì sera da Latina il tour 2007 di Vasco Rossi, già tutto esaurito quasi ovunque (restano solo alcuni biglietti per la data di Bari). La data zero del Vasco nazionale è stata un viaggio su e giù per la carriera trentennale di un artista che negli ultimi quindici anni ha trasformato ogni sua apparizione in un evento, sempre seguito dai suoi fedelissimi, pronti ad accaparrarsi ogni biglietto disponibile e far rientrare i costi anche di questo nuovo tour da 15 milioni di euro.

Il concerto parte con Basta poco, il brano pubblicato in Rete quest’inverno con conseguente record di download. In scaletta anche La compagnia, dal repertorio di Battisti, e l’inedita Non sopporto. E poi Bollicine, Gli Spari sopra, Siamo solo noi, ma anche brani assenti per anni dai live come Voglio andare al mare, La strega e Sono ancora in coma. Le canzoni sono in tutto una trentina, con qualche esclusione dolorosa: Ogni volta e Senza parole, per esempio, non ci sono.

Per raccontare l’architettura del palco (largo 75 metri, profondo 26 e circondato da sei torri che vanno dai 18 ai 28 metri di altezza, con due passerelle laterali lunghe 20 metri e dieci schermi luminosi) lasciamo la parola a Vasco: “Il palco rappresenta una città invasa dalla giungla, la civiltà assediata dall’ inciviltà, la gente normale assediata dagli estremismi. Noi pensavamo di poter rispondere alle leggi degli uomini e non a quelle di Dio. Ma quale Dio? La nostra civiltà ha delle crepe dentro cui si inseriscono i kamikaze. La vita è una giungla e c’è chi vuole la vita garantita. Chi dice che le soluzioni sono semplici è un farabutto”. Insomma, Vasco è sempre lui, anche se dimagrito dopo una dura preparazione atletica. “Non sono certo uno sportivo – racconta – ma per reggere tutto il concerto sono obbligato a fare così”.

Nessun album da promuovere, anche se il nuovo disco è già pronto. “Ma non so quando uscirà – dice lui – ho dei problemi con la casa discografica. E se ce li ho io figuratevi quelli più piccoli di me…”. Per il momento ci sono i classici di un repertorio con pochi eguali, con altri ritorni che i fan applaudono e cantano a memoria: Vivere una favola, Lunedì, Anima fragile e Ciao, che chiude il concerto prima dei bis. E quando Vasco attacca Albachiara mette il sigillo all’ennesimo trionfo.

La scaletta completa

Tutte le date del tour di Vasco Rossi

Tutti gli album di Vasco Rossi recensiti uno per uno da Paolo Madeddu

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