Dizionario Arte

Wadsworth, Edward

Pittore, disegnatore e xilografista britannico. Amico di Wyndham Lewis, fu membro del gruppo *vorticista (1914-15); tra le opere di questo periodo si ricordano quadri astratti come la geometrica Abstract Composition (1915, Tate, Londra). Durante la prima guerra mondiale studiò verniciature mimetiche per le navi, convertendo il suo severo stile vorticista a un uso pratico. Quest’esperienza gli ispirò il soggetto per uno dei dipinti più noti, l’enorme Dazzle-Ships in Drydock at Liverpool (1919, National Gallery, Ottawa). Il passaggio dalla pittura a olio alla pittura a tempera, avvenuto intorno al 1922, accrebbe la lucidità e la precisione che Wadsworth aveva già mostrato nei quadri del periodo precedente. Anche il suo stile cambiò, poiché abbandonò i dettami del cubismo in favore di un linguaggio più naturalistico. Wadsworth aveva una grande passione per il mare e dipinse numerosi quadri a soggetto marino, sviluppando un tipo originale di natura morta marina finemente composta, con un sapore tipicamente *surrealista dato dalla singolarità delle dimensioni, dalle curiose giustapposizioni e dalla luminosità ipnotica della luce (Satellitium, 1932, Castle Museum, Nottingham). Negli anni Venti e Trenta fu uno degli artisti inglesi dallo spirito più europeo. Viaggiò molto in Europa e nel 1933 collaborò al giornale parigino *Abstraction-Création. Nello stesso anno fu tra i fondatori di Unit One e tornò a dipingere quadri astratti (influenzato da Arp), ma già nel 1934 approdò a uno stile più naturalistico. Durante gli anni Trenta ricevette alcune commissioni per dipinti murali, tra cui i due quadri per la nave passeggeri transoceanica Queen Mary nel 1938. Come grafico è conosciuto per le vigorose e spigolose *xilografie di navi e macchinari che ebbero un ruolo fondamentale nella ripresa della tecnica dopo la prima guerra mondiale. Per essere un artista, Wadsworth era “insolitamente pragmatico, rispondeva alle lettere a giro di posta e portava a termine meticolosamente i suoi incarichi”; John Rothenstein lo descrisse in modo molto appropriato come “un vero poeta dell’era delle macchine”. Nascita: Cleakheaton 1889; Morte: Londra 1949

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