YVES SAINT LAURENT SOTTO ACCUSA
L’opinione pubblica francese si è indignata per due immagini della campagna Autunno/Inverno 2017 di Yves Saint Laurent
Yves Saint Laurent è nell’occhio del ciclone per due immagini che ritraggono modelle particolarmente magre e in pose che sono state considerate da molte persone, che hanno fatto sentire la loro protesta sui social network, di sottomissione. Gli scatti dei due fotografi Inez e Vinoodh ritraggono, nel primo, la supermodel Fernanda Oliveira a terra, a gambe divaricate, con addosso una pelliccia e ai piedi delle décolleté con le rotelle. L’altro scatto, decisamente più controverso, raffigura una modella dall’impressionante magrezza, in posizione prona, sempre con calze a rete e roller.
La campagna incriminata è stata pubblicata sul profilo Instagram della casa francese il 10 febbraio, ed è poi apparsa per le vie di Parigi, indignando i più perché considerata degradante per come vengono ritratte le donne. In un Paese che si è per primo distinto nella lotta contro l’immagine di modelle dall’aspetto eccessivamente magro, e quindi a rischio di promuovere l’anoressia, la campagna pubblicitaria ha particolarmente scaldato gli animi.
In molti hanno sfogato e stanno sfogando la loro indignazione sui social network con l’hashtag #YSLRetireTaPubDegradante (YSL ritira la degradante pubblicità), diventato virale.
La protesta ha attirato l’attenzione dell’Arpp, l’autorità che controlla la pubblicità in Francia. Stephane Martin, a capo dell’Arpp, ha affermato che “la réclame rappresenta una grave violazione delle norme stabilite dall’industria della pubblicità per mantenere la dignità e il rispetto della persona”. Per questo Martin ha chiesto alla maison di cambiare l’immagine pubblicitaria il prima possibile. Da parte di Yves Saint Larent, per il momento, non ci sono ancora state risposte.
Oltretutto, non è la prima volta che la casa di moda è sotto accusa per l’eccessiva magrezza delle modelle. Nel 2015, infatti, l’Asa, autorità britannica che controlla le campagne pubblicitarie, censurò una campagna presente nel magazine Elle Uk.
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